Christian Friedrich Samuel Hahnemann nasce nella notte tra il 10 e l’11 aprile del 1755 a Meissen, una cittadina a nord di Dresda in alta Sassonia da Johanna Christiana Spiess e Christian Gottfried Hahnemann. Compie gli studi a Lipsia, poi all’Università di Vienna e a 24 anni si laurea in Medicina ad Erlangen, dopo aver appreso l’arte medica al seguito di illustri medici, imparato oltre dieci lingue tra cui l'italiano e tradotto innumerevoli testi. A 27 anni sposa la diciannovenne Johanna Henriette Kucher, figlia di un farmacista, che gli da undici figli e lo segue instancabilmente nei molti trasferimenti. Grazie ai suoi studi di chimica e tecnica farmaceutica, estrazione e fusione dei minerali, dal 1781 al 1784 Hahnemann esercita l’attività di ufficiale sanitario sorvegliante delle farmacie della provincia di Gommern, presso Magdeburgo. Nel 1785 si trasferisce a Dresda, lavora come traduttore e alla scomparsa del medico della città di cui era amico, con l’approvazione dei magistrati, dirige l’Ospedale locale.
Le traduzioni da varie lingue e gli studi di farmacologia lo conducono a pubblicare diversi lavori sulla preparazione e purezza dei farmaci, sul loro corretto utilizzo e prevenzione degli effetti dannosi. E' proprio in questo periodo che matura, per onestà intellettuale e per la ricerca di una medicina basata sulle prove, il gran rifiuto della medicina ufficiale del suo tempo, che egli denomina "allopatia". Essa mancava di metodo scientifico, era sostenuta da scuole di pensiero diverse, praticata secondo principi addirittura contrapposti e utilizzava associazioni arbitrarie di medicine che risultavano spesso inefficaci e dannose. Quindi si apre una fase in cui la vita di Hahnemann è pervasa da un ripensamento profondo che porterà alla nascita dell’omeopatia e impegnerà ogni momento della sua vita. Egli sospende l'attività di medico e la riprenderà solo dopo avere rifondato radicalmente i principi dell'arte medica e fondato una scuola di medicina che nulla avesse a che fare con quella che egli definisce "la pura dissimulazione dei sintomi, la degradante fabbrica di ricette, un mestiere privo del timore di Dio, così che i veri medici sono inesorabilmente mischiati con una congerie di venditori di una medicina tutta orpelli ed esteriorità."
Hahnemann ipotizza che l'azione curativa dei medicinali non sia di tipo chimico e postula la sperimentazione sul sano (proving) come unica modalità conoscitiva delle indicazioni curative. Egli riporta con rigore metodologico i dati delle sperimentazioni nella Materia Medica e condanna l'utilizzo di più di un medicinale alla volta. Quindi Hahnemann riprende a professare l’arte liberale della medicina, ben presto stimato e benestante. Lo sviluppo fiorente della sua disciplina si esplica nel clima delle guerre dovute all'espansionismo di Napoleone, che Hahnemann considera personalità malata. In quel clima di guerra e povertà egli cura centinaia di persone affette dalle malattie più disparate. Gli viene rimproverato l’avere sostenuto che ognuno, specie se medico, aveva il diritto di produrre i rimedi con i quali curarsi ed eventualemte curare. Questo principio, ribadito da Hahnemann in svariate occasioni, data la sua competenza in farmacologia, scatenerà contro di lui gli attacchi della corporazione dei farmacisti. Si tratta in realtà di un attacco alla disciplina e alla pratica dell’omeopatia che si ripeterà in futuro, soprattutto contro l’omeopatia unicista hahnemanniana e in alcune epoche porterà ad attacchi talmente duri da provocare la quasi scomparsa delle scuole di omeopatia, specie laddove si era in presenza di lobby industriali in grado di influenzare le politiche dei governanti. Hahnemann, dopo aver dimostrato che non aveva mai ricevuto alcun compenso per i rimedi, è costretto ad assicurare, per continuare a professare l’arte medica, che non preparerà più da sé i farmaci. Durante l’epidemia di scarlattina del 1799 individua un rimedio preventivo e riscuote grande successo, ma l'ostilità della classe medica lo costringe a traferirsi ad Amburgo. Durante il trasferimento un grave incidente colpisce la sua famiglia e la priva di tutti gli averi.
Gili Maria Luisa si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1987 all'Università degli Studi di Milano, ha poi conseguito la specializzazione in Psichiatria occupandosi di Patologia del Comportamento Alimentare, e il diploma di Omeopatia Classica. Il fulcro del suo interesse per la Medicina sono le naturali unità mente-corpo e individuo-società-ambiente applicate alla cura di adulti e bambini. Dal 2007 ha ampliato la propria esperienza professionale al web svolgendo Educazione Sanitaria e Consulenze online tramite il sito www.omeopatiadinamica.it dedicato interamente all'omeopatia unicista. Ritiene che l'attività di promozione culturale del pensiero medico sia naturale complemento dell'attività clinica, per un'arte medica del futuro capace di superare la dicotomia tra medicina convenzionale e alternativa e capace di contribuire alla salute e al ben-essere collettivo.
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