L’agro omeopatia utilizza rimedi omeopatici in agricoltura, dunque sulle piante. A differenza della Medicina omeopatica umana di bicentenaria storia, l’agro omeopatia è recente. Si configura come una biotecnologia a basso costo per uno sviluppo ecosostenibile.
Come agisce l’agro omeopatia
Le dimostrazioni di efficacia più robuste derivano da ricerche di laboratorio riproducibili. Ci sono anche varie e interessanti esperienze in pieno campo, più difficili da riprodurre e valutare con precisione, a causa della molteplicità di fattori naturali determinanti crescita e salute dei vegetali.
I rimedi omeopatici agiscono stimolando la reazione vitale delle piante. Si possono così trattare e prevenire varie patologie vegetali, senza dover usare prodotti chimici, dannosi per l’uomo e l’ambiente.
Nel campo, erbacce, microrganismi, funghi, insetti non sono entità separate dalle piante commestibili, ma un’unità funzionale. Infatti l’equilibrio del sistema agro-alimentare è regolato da complessi scambi di nutrienti e segnali tra tutti i componenti.
Tale equilibrio è distrutto da diserbanti e anticrittogamici, anche a prescindere dalla loro specifica tossicità. Infatti questi eliminano ciò che è utile insieme a ciò che è dannoso.
L’agro omeopatia si basa su tutto ciò che è presente nel sistema campo. I sintomi per individuare il trattamento derivano dalla pianta e dal tipo di campo ma anche da erbacce e insetti. Questi manifestano la reazione del campo e le loro variazioni sono indici utilizzati per valutare la prima risposta al trattamento. Il preparato omeopatico aumenta la resistenza naturale delle piante agli stress: funghi, batteri, parassiti, siccità, troppa acqua, caldo, freddo…
L’aumento di resistenza naturale della pianta è mediato da metaboliti secondari, che non di rado hanno valore nutraceutico, sostanze che hanno effetti protettivi sulla salute umana.
I rimedi per le piante
I rimedi per le piante sono per lo più i rimedi dell’omeopatia unicista, utilizzati per l’uomo e gli animali. Ci sono però anche rimedi specifici: nosodi e rimedi che derivano da vegetali che vivono in condizioni estreme. Sono utilizzabili anche per aumentare la resistenza delle piante ai mutamenti climatici.
Il preparato omeopatico in granuli o gocce viene abbondantemente diluito in acqua per irrorare la parte fogliare e/o il terreno e con esso la parte radicale. Il preparato viene applicato preferibilmente al tramonto o all’alba, per evitare che il sole dissecchi le foglie.
Breve storia dell’agroomeopatia
Von Boenninghausen, allievo di Hahnemann ed esperto botanico, per primo esperimentò rimedi omeopatici sulle piante. Agli inizi del ‘900 Rudolf Steiner studiò l’uso di medicinali omeopatici su campo: nasce l’Agricoltura Biodinamica. Utilizza rimedi omeopatici, non secondo il metodo hahnemaniano ma secondo il metodo antroposofico steineriano.
In tempi recenti la necessità di cibo sano e tutela ambientale porta a varie forme di agricoltura sostenibile tra cui l’agro omeopatia. E’ impiegata anche in Italia in varie aziende orto-frutticole locali. Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali dell’Università di Bologna è all’avanguardia con pubblicazioni scientifiche, che hanno passato il referaggio internazionale, grazie al lavoro più che trentennale, sia in laboratorio che su campo, del team coordinato dalla Prof Lucietta Betti, già ricercatore confermato e docente di patologia vegetale e micologia. Riportiamo da un’intervista:
“Quando mi sono accorta che con trattamenti omeopatici ad altissima diluizione si potevano ottenere risultati significativi e ripetibili ho sentito “traballare” tutte le mie certezze scientifiche. Questo però mi ha stimolato ad andare avanti nella ricerca perché penso che la “curiosità” sia l’atteggiamento giusto per chi si occupa di scienza”.
Nel mondo la pratica dell’agro omeopatia è collegata al basso costo dei prodotti omeopatici, fattore non certo secondario per un’economia sostenibile. In Messico è stato istituito un corso di Ingegneria Agricola Organica e da molti anni il dottor Radko Tichavsky, studioso di agro omeopatia, la utilizza in campo, tiene corsi di formazione in tutto il mondo e ha condiviso il suo lavoro al 64° Congresso Mondiale della LMHI (Lega omeopatica internazionale fondata nel 1925). In Brasile esiste una legislazione sull’agro omeopatia e in India è pratica diffusa, supportata anche da lavori di ricerca e pubblicazioni indiane ma non incluse dal referaggio internazionale.
Il valore dell’agro omeopatia
L’agro omeopatia è una biotecnologia a basso costo, interessante per la sua sostenibilità complessiva. E’ infatti ecosostenibile, economicamente sostenibile e sostenibile per la salute umana, ma non solo… Gli studi di agro omeopatia favoriscono la ricerca di base in omeopatia per due motivi:
- le piante trattate, prive di sistema nervoso, sono esenti dall’effetto placebo
- sono più agevoli dell’uomo da valutare, in quanto organismi relativamente semplici.
L’agro omeopatia ha implicazioni culturali che vanno al di là della scienza. Infatti essa contribuisce a un modo nuovo, per noi occidentali, di pensare e vivere.
Parassiti e insetti sono componenti vitali del campo (un tutt’uno da rafforzare e riequilibrare) e non sono più nemici della nostra agricoltura. Anche se i campi sono lontani dalla città, l’agricoltura è antropologicamente in noi. Infatti è la pratica che ha segnato il costituirsi stesso della vita stanziale in villaggi in lotta tra loro per il possesso delle terre più fertili.
Sapere che il campo funziona come un’unità vitale ci solleva da una mentalità stantia e pesante, fondata su antagonismo e guerra in varie forme. Il sapere della Natura rivela che il mondo è ben più che lo scenario di miliardi di ego in lotta contro gli altri e contro le forze della Natura…