L’otite è patologia frequente in adulti e bambini. Vediamo quando e come affrontarla con la medicina omeopatica.
Individuare l’otalgia
Tutto inizia con un’otalgia: il dolore all’orecchio è spesso difficile da sopportare per la sua intensità, i bambini ne sono terrorizzati e anche gli adulti possono provare spavento. Otite e otalgia non sempre sono associati. Infatti ci sono otiti croniche con scarso dolore e otalgie intense non dovute a infiammazione otitica.
Un modo pratico per capire se il pianto inconsolabile di un bambino non ancora capace di parlare è dovuto ad otalgia è quello di esercitare una modesta pressione sul trago. Questo è la piccola sporgenza che si affaccia all’apertura del condotto auricolare. Se il bambino reagisce intensamente, l’otalgia è probabile.
Durante comuni malattie da raffreddamento, l’otalgia può essere dovuta semplicemente ad accumulo di secrezioni catarrali. Un primo provvedimento in questi casi è quello di praticare un suffimigio con bicarbonato: circa 3 cucchiai di bicarbonato in 3 l di acqua bollente. Il vapore respirato può fluidificare le secrezioni e dare presto beneficio a semplici otalgie su base catarrale (che vanno comunque segnalate al medico di fiducia). Naturalmente, il suffimigio va fatto con molta attenzione all’acqua bollente e, nel caso di un bambino, sotto stretta sorveglianza di un adulto.
Curare l’otite
Se il suffimigio non sortisce effetto, è necessario consultare il medico, poichè l’otite non va trascurata. Infatti un’otite acuta può causare varie complicanze tra cui la perforazione della membrana timpanica con fuoriuscita di secrezioni dall’orecchio esterno. In questi casi la tensione esercitata dall’accumulo di materiale infiammatorio nell’orecchio medio si riduce rapidamente e il dolore improvvisamente quasi scompare. Ciò non vuol dire che l’otite sia risolta. Infatti la fuoriuscita di secrezioni segnala una lacerazione della membrana timpanica. Lacerazioni occasionali di piccola entità cicatrizzano rapidamente senza compromissione dell’udito, mentre lacerazioni associate ad otiti gravi, ripetute e croniche possono residuare danno.
La terapia antibiotica, eliminando i batteri patogeni, è efficace nel trattamento dell’otitie batterica ma non di quella virale e inoltre non risolve la vulnerabilità che predispone all’otite. Anzi non di rado trattamenti antibiotici ripetuti selezionano germi resistenti ai comuni antibiotici e quindi più difficili da trattare.
La cura omeopatica
La cura di omeopatia unicista rafforza le difese locali ed è quindi indicata per prevenire le recidive e anche per curare le otiti virali e otiti batteriche in fase iniziale. Non è il caso di procedere con rimedi-fai-da-te poichè il rimedio effettivamente curativo o preventivo va individuato dal Medico omeopata sulla base dell’intero quadro sintomatologico della persona, valutato secondo la specifico metodo clinico dell’omeopatia unicista. Si può avere un Videoconsulto omeopatico online in giornata con la Dott. Gili Maria Luisa previa compilazione di Questionario gratuito, per valutare l’opportunità della Consulenza online.
Non si deve mascherare l’otalgia mascherandola con antidolorifici per bocca o gocce auricolari a base di anestetici e cortisonici. Invece il dolore deve essere ascoltato e curato. La cura omeopatica, se iniziata tempestivamente, mobilita le difese locali e dà rapidamente sollievo al dolore e agli altri sintomi associati come la febbre. In ogni caso è comunque opportuno controllo medico, anche se la sintomatologia si è risolta in poco tempo con la cura omeopatica.