La sinusite, sia frontale che mascellare, sia acuta che cronica, risponde bene alla cura omeopatica con il rimedio unitario appropriato al singolo caso clinico. Il rimedio omeopatico potenzia la reattività dell’intero organismo e in modo particolare delle mucose nasali e dei seni paranasali curando l’infezione in atto e prevenendo le recidive. Invece l’antibioticoterapia uccide i germi che sostengono l’infezione ma non può rafforzare le mucose nasali suscettibili; per questo le frequenti recidive richiedono ulteriori cicli antibiotici con possibile selezione di germi che diventano resistenti agli antibiotici stessi. La cura omeopatica è indicata sia come prima scelta che successivamente ad un ciclo antibiotico. Continua a leggere
“Omeopatia: vivere nel mondo in crisi”
“Omeopatia: vivere nel mondo in crisi” è il titolo dell’e-book scritto dalla Dott. Gili Maria Luisa, Medico Omeopata Unicista; l’obiettivo della pubblicazione è di comunicare il contributo culturale del pensiero omeopatico alla comprensione della crisi di oggi e all‘individuazione della prospettiva vitale per domani. L’omeopatia non è solo un metodo di cura alternativo alla medicina convenzionale ma è anche una concezione della vita fondata sull’immateriale che è concretamente alternativa rispetto alla comune visione della vita fondata sulla materia. Nella concezione omeopatica, le scienze della materia sono vere e utili se applicate al loro campo di applicazione cioè alla materia, mentre gli esseri viventi possono essere compresi solo attraverso la forza vitale che è immateriale per la sua stessa natura.
La crisi attuale è definita crisi globale da economisti e sociologi ma sarebbe più onesto definirla crisi vitale. Infatti assistiamo ogni giorno al progressivo deterioraramento del potere vitale dell‘aria, dell’acqua, della terra, dire inquinamento è dir poco…..acqua, aria e terra sono sempre meno capaci di alimentare la vita, la nostra vita. L’alimentazione stessa del branco umano è segno della crisi vitale: nei cosiddetti Paesi sviluppati in realtà è malnutrizione con malattie da troppo cibo, poco nutriente e truccato con additivi dannosi, mentre nei Paesi in via di sviluppo è denutrizione con malattie, crampi da fame, prostrazione e morte.
La “situazione giovanile” è ormai sinonimo di crisi che inizia sempre più presto, sin da bambini….Sul pianeta Terra devastato dall’esaurimento delle risorse naturali, la depressione vitale è ingannevolmente colmata da una sovrabbondanza tale di suoni e immagini virtuali da bloccare il pensiero spontaneo. Intanto sull’arida Terra fioriscono nuove diagnosi psichiatriche per un gran numero di bambini, i cuccioli del branco umano.
Una crisi vitale di questa portata è inedita nella storia umana; il paradigma materialista lo ignora poichè, ignorando la vita, considera cifre, statistiche, valute monetarie, Pil….Ed è così che con falsi problemi, trucco pesante e tanta musica, si attribuisce a stress, ansia, panico la sana paura generata dal pericolo vitale che l’animale uomo avverte (in virtù della forza vitale) ma non comprende (perchè mistificato).
Dunque il problema della crisi vitale dell‘umanità intera viene erroneamente interpretato come problema psicologico di ogni singolo individuo, solo e incapace di reagire. L’Omeopatia dunque non è solo Medicina capace di curare malattie e rafforzare la salute delle singole persone, ma è anche una concezione capace di restituire all’ Uomo e alla Donna un sapere naturale, capace di comprendere il materiale e l’immateriale. Questo sapere è necessario per capire la trasformazione del vissuto di noi che viviamo nell’era della comunicazione tecnologica e che non abbiamo altra scelta vitale se non una rifondazione etica per un futuro sostenibile. L’e-book “Omeopatia: vivere nel mondo in crisi”contiene anche i risultati commentati del Quiz “Conosci l’omeopatia unicista?” tuttora compilabile nel sito www. omeopatiadinamica .it
Omeopatia unicista per la cura della fibromialgia
La sindrome fibromialgica, detta anche malattia di Atlante, è una delle condizioni in cui i limiti della medicina convenzionale sono evidenti; infatti sono sconosciute sia la causa (tanto che è più corretto denominarla sindrome, cioè insieme di sintomi, più che malattia) che una terapia specifica (che la curi in modo radicale). Quindi, secondo i criteri della medicina convenzionale, la fibromialgia è poco comprensibile e questo spiega differenti approcci medici o addirittura il mancato riconoscimento, come se si trattasse di una malattia inventata o di una pura somatizzazione. In realtà è difficile definire la fibromialgia come malattia perchè essa è uno stato di malessere continuativo chre coinvolge la persona per intero, tutto il suo corpo e tutta la sua interiorità. Il dolore della fibromialgia consiste di dolori intensi e diffusi dei muscoli, dei tendini e dei legamenti; l’infiammazione è modesta (ciò spiega la scarsa risposta agli antinfiammatori) ma c’è iperalgesia (dolore eccessivo per uno stimolo normalmente doloroso) e allodinia (dolore dovuto ad uno stimolo normalmente non doloroso). I muscoli dolenti sono tesi, c’è stanchezza per la tensione e ridotta resistenza alla fatica ovvero faticabilità. e si possono associare molti altri sintomi come parestesie, cefalea, insonnia, difficoltà di concentrazione e di memoria, depressione, ansia, colon irritabile, spasmi vescicali e allergie varie con sensibilità chimica multipla. Tutti questi sintomi si manifestano poi con caratteristiche diverse in ogni persona.
Se teniamo conto delle natura della fibromialgia, comprendiamo che la cura deve avere le seguenti caratteristiche: Continua a leggere
Buon primo maggio: lavoro e libertà nel pensiero omeopatico
L’omeopatia unicista (detta anche classica) non è solo un metodo di cura ma è piuttosto il metodo di cura a fare parte di criteri per interpretare e affrontare l’universo vivente: accanto alla Medicina Omeopatica abbiamo la Veterinaria e l’Agronomia Omeopatica, la Psicologia e la Sociologia Omeopatica, etc…
I temi del lavoro e della libertà sono cari all’omeopatia unicista poichè sono connessi agli stati (cioè ai modi di stare) dell’uomo in salute e in malattia.
“Come mi vorrei”: il dramma dei giovani in 3 parole
L’espressione linguistica “Come mi vorrei” – titolo di una nuova trasmissione televisiva – esprime l’aspirazione a modellare se stessi secondo la propria volontà, aspirazione tipica dei ragazzi che vivono i cambiamenti del corpo, dell’interiorità e del loro ruolo nel mondo. In questa espressione troviamo due elementi fondamentali in psicologia e in omeopatia unicista: il verbo volere e il soggetto IO.
Nel titolo della trasmissione, il soggetto IO è sottinteso – e non a caso! In omeopatia classica ciò che viene detto in prima persona con IO, I, ICH, JE, etc… ha grande importanza nell’esprimere la forza vitale della persona, al contrario dei poco importanti elementi impersonali che appartengono ai più. Riconoscere i propri desideri dalle richieste degli altri è sempre stato difficile, ma oggi è diventato difficilissimo, perchè ad ogni visione, streaming e download si “scaricano” modelli di come si dovrebbe essere per piacere e avere successo.
Non a caso il pronome IO ricompare in “Come mi vorrei” sotto forma di complemento oggetto ME: l’insopprimibile forza del soggetto si trasforma in oggetto, apparentemente di sè stesso.., Il verbo volere indica la volontà, ciò che anima e muove la forza vitale, ciò che orienta pensieri e decisioni e dunque è alla base di azioni e comportamenti. Continua a leggere