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Psicologia & Esistenza

Ansia e conflitti, tra psicopatologia di massa e crisi personale

Diamo insieme uno sguardo alla psicopatologia di massa delle nostre albe e dei nostri tramonti: l’ansia.

anxietyAlla domanda “Cos’è l’ansia?” spesso la risposta è “L’ansia è… l’ansia… lo sanno anche i bambini”.  Purtroppo. Indiscutibilmente è in aumento il numero delle persone che ne soffrono e in diminuzione l’età di esordio.

“Ansia,” una delle parole oggi più usate, esprime diversi stati di disagio interiore. Ma l‘ansia mia è diversa da quella tua e l’ansia di oggi è un po’ diversa da ieri… Ecco quindi che una parola astratta, ansia, ha sostituito la narrazione di concreti stati d’animo da raccontare a sè e agli altri con espressioni personali, dialettali e poetiche.

Il termine medicoansia” riecheggia oggi nel vuoto di parole del nostro analfabetismo di ritorno e nel vuoto di consolazioni. Sono infatti scarsi gli strumenti culturali odierni per affrontare il mal-essere. In questo vuoto l’ansia è una malattia da sconfiggere, anzi distruggere, con farmaci ansio-litici denominati anche anti-ansia con terminologia  di derivazione bellica, evocatrice di una guerra in atto nel corpo tra ben-essere e mal-essere.

Farmaci ansiolitici

I farmaci ansiolitici sedativi  iperpolarizzano le cellule nervose rendendole  meno sensibili a tutti gli stimoli, sia a quelli ansiogeni che a quelli  necessari alla regolazione di funzioni corporee e psichiche. Gli ansiolitici portano dunque una sorta di offensiva all’unità psico-fisica in toto e non solo al mal-essere! Riducono l’efficienza del sistema emozionale, di attenzione, concentrazione, memoria e coordinazione muscolare. Inoltre gli ansiolitici indeboliscono la psiche anche a motivo della stessa azione terapeutica, cioè la soppressione dei sintomi ansiosi. Infatti, essi, benchè sgradevoli sono forti segnali vitali, rivelatori di conflitti interiori.

I farmackeep calm anxietyi ansiolitici, che hanno  indicazione medica specifica per situazioni cliniche selezionate, oggi sono diventati oggetto di un consumo di massa. Il fenomeno è preoccupante a livello sociale, ma anche medico. Infatti gli ansio-litici possono dare gravi effetti collaterali a lungo e breve termine, compresa la probabilità quintupla di incidenti stradali. Nonostante viviamo nella società dei numeri, ossessionati dalle minime variazioni di spread, mancano  dati nazionali. Infatti gli ansio-litici non sono mutuabili e quindi le prescrizioni mediche non sono sottoposte a conteggi di spesa del SSN. Per di più l’obbligo di ricetta non è sempre osservato, come hanno problematizzato autorevoli Istituti di Ricerca.

Il rapporto sulla salute mentale nei Paesi Europei del 2010, presentato al Congresso dell’European College of Neuropsychopharmacology, stima che per il 2020 il disturbo d’ansia sarà la seconda causa di malattia. Una catastrofe annunciata, ma in Italia sono pochi i provvedimenti non-farmacologici,  benchè il Bel Paese abbia circa un terzo degli psicologi di tutta Europa.

Ansia di massa

Lansia di massa impone la considerazione dei conflitti interiori collettivi. Spesso l’ansia di massa viene attribuita alla crisi economica, che invece rende ragione di conflitti esteriorizzati e tangibili. Invece l’ansia propriamente detta è espressione -ribadiamo- di conflitti interiori, non facili da identificare.

Nei conflitti interiori collettivi hanno un grande ruolo i media, che realizzano, sin dall’infanzia l’interiorizzazione delle contraddizioni della nostra società. Il singolo vive molteplici confmedialitti riconducibili al conflitto radicale tra le richieste sociali distruttive eppur piene di illusorie promesse e la naturale richiesta vitale della vitalità personale. La psiche della persona sedata percepisce meno i conflitti interiori, ma diviene col tempo ancor più lontana dal ben-essere ricercato col farmaco anti-mal-essere.

anxiety-disorder-treatmentIn un mondo sociale in sfacelo eppur pieno di illusorie promesse, non mancano strumenti psicologici per indurre bisogni e comportamenti che appaiono, come per magia, libere scelte. I media colonizzano giorno dopo giorno, con display di ultima generazione, pensieri, emozioni, gusti, desideri e comportamenti.  Ma la vitalità personale urla a gran voce, con i sintomi ansiosi, il mal-essere che non merita di essere ridotto con gli ansio-litici a debole lamento. Potremmo forse risolvere un malfunzionamento ai freni dell’auto disattivandone la spia sul cruscotto?

La crisi umana

Questa non è la prima crisi dell’umanità, ma è la prima che vede l’uso di massa di psicofarmaci. In passato le crisi hanno segnato il passo di profondi mutamenti culturali. La concezione della vita si ridefiniva insieme ai mutati rapporti socio-economici e le persone esperimentavano il dinamismo di mutati orizzonti d’umane consolazioni. Ora ci stiamo abituando passivamente alla farmacologizzazione della società, nonostante molti siano consapevoli della sua dannosità nella gestione della sofferenza di qualche miliardo di creature umane, e in qualche misura di ognuno di noi.

Abbiamo partecipato al coro delle sirene dell’iniqua fiaba del miracolo economico infinito contro natura. Assumersi ora l’impegno di un cambiamento sostenibile è il primo passo per rafforzare la vitalità personale. Ci si può così ricongiungere al senso dell’esistenza, che rende naturalmente grande  ogni vita nell’angolo di mondo che essa abita.Wellness_People

Si dovrebbe evitare di ridurre la sensibilità meravigliosa delle proprie cellule nervose con una medicalizzazione spesso imbarazzante per lo stesso apparato sanitario, costretto a sentinella della crisi ancor prima che promotore di salute.

La crisi personale

La crisi personale nasce, si sviluppa  e si risolve nel contesto della crisi collettiva. L’ansia generata dai conflitti collettivi si sovrappone a quella generata dai conflitti individuali. Quindi l’ansia di ognuno è simile ma anche molto diversa da quella degli altri.

Per la persona non è difficile individuare i conflitti manifesti, come quelli correlati al lavoro e a situazioni relazionali contrastate. Ma la decodifica dei conflitti profondi, ancor più potenti, non è facile e richiede dialogo con sè stessi e con l’altro da sè. Una volta individuati, i conflitti, manifesti e profondi, vanno in qualche modo affrontati, ridefinendo il senso della propria esistenza.

Se conflitti e ansia ostacolano l’evoluzione personale, il Videoconsulto Psicologico-Esistenziale con la Dott. Gili Maria Luisa, Psichiatra e Psicoterapeuta, è un modo pratico per avere Supporto Psicologico. Insieme al Medico si ricerca la direzione personale sostenibile e si ritrova l’appagante senso di benessere esistenziale.

 

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il Medico omeopata risponderà appena possibile.