Molte piante officinali, utilizzate sin dall’antichità in medicina, costituiscono la matrice materiale da cui viene preparato il corrispondente rimedio omeopatico con speciale procedimento di diluizione-dinamizzazione. E’ opinione comune che le proprietà curative del rimedio omeopatico siano le stesse del prodotto erboristico, con la sola differenza che il medicinale omeopatico è privo di effetti collaterali. Invece…. le differenze tra le proprietà curative della pianta officinale e quelle del rimedio corrispondente sono radicali, come le differenze tra il seme e la pianta con fiori e frutti.
Infatti la diluizione congiunta a dinamizzazione annulla gli effetti collaterali ed estrinseca moltissime proprietà curative che il preparato erboristico non possiede. Le indicazioni curative del prodotto erboristico derivano dall’esperienza della medicina tradizionale e dalle evidenze cliniche della fitoterapia. Invece le indicazioni curative del medicinale omeopatico derivano oltre che da evidenze cliniche dai proving, sperimentazioni omeopatiche su persone in salute. Infatti la pianta officinale sottoposta a procedimento di diluizione-dinamizzazione omeopatica, somministrata a persone in salute, causa la comparsa di sintomi che rivelano la capacità curativa del rimedio; esso guarirà un ammalato che soffra di quegli stessi sintomi.
I sintomi che il rimedio causa nello sperimentatore sono sintomi precisi e caratteristici di quel medicinale. Facciamo un esempio: se un rimedio causa negli sperimentatori mal di testa con ansia e freddolosità che migliora la sera, esso curerà persone che soffrono proprio di un mal di testa con questa fisionomia e non altri mal di testa. Invece le indicazioni erboristiche sono generiche, riguardano la patologia, la diagnosi e non le caratteristiche peculiari dei sintomi. Inoltre la pianta officinale può dare sollievo ma, analogamente ai farmaci convenzionali, è necessaria un’assunzione continuativa per mantenere i benefici. Invece il rimedio omeopatico, prescritto secondo il metodo di cura dell’omeopatia classica, cura in modo radicale e duraturo con assunzione “una tantum” mentre l’assunzione continuativa potrebbe essere dannosa.
Perchè tante differenze tra l’azione terapeutica del prodotto erboristico e del medicinale omeopatico se derivano comunque dalla stessa pianta officinale? La differenza fondamentale è che il prodotto erboristico è materia medicamentosa che agisce sulla materia del corpo, organi e tessuti, mentre il medicinale omeopatico è dynamis, energia medicamentosa che agisce sulla dynamis, energia o forza vitale, dell’uomo. Il processo di diluizione-dinamizzazione estrinseca una forza medicamentosa dalla matrice materiale di partenza della pianta officinale. Questa fu la straordinaria scoperta di Hahnemann, oggi del tutto comprensibile alla luce delle nuove acquisizioni della Fisica.