Alimentazione & nutrizione

Le intolleranze alimentari sono una malattia?

Le intolleranze alimentari sono sempre più diffuse: molte persone sentono svariati disturbi a seguito dell’assunzione di vari alimenti che spesso sono desiderati e ricercati. Desideri, avversioni e intolleranze alimentari sono da sempre in omeopatia classica sintomi peculiari della persona, curati con la cura omeopatica individualizzata. Tuttavia il progressivo incremento delle intolleranze attesta che qualcosa di importante sta cambiando nella nutrizione umana. Continua a leggere

. Gastro-enterologia

Intolleranze alimentari e omeopatia


Le reazioni avverse al cibo sono di vario tipo: avversioni psicologiche, avvelenamento, allergie e intolleranze dette anche allergie non allergiche – sostenute da meccanismi patogenetici diversi dall’allergia.

La medicina convenzionale riconosce lintolleranza al latte di mucca, descritta per la prima volta da Ippocrate (V secolo a. C.), la celiachia o intolleranza al glutine e intolleranze specifiche verso cibi che scatenano in persone predisposte disturbi specifici. Queste sono reazioni a substrato materiale; ad esempio il metabisolfito additivato nel vino ha azione vasodilatatrice e può scatenare l’attacco emicranico in persone predisposte.

Di recente il campo delle intolleranze alimentari è esteso a reazioni a substrato energetico, diagnosticate con test energetici; il dato nuovo è che molte persone risultano intolleranti. La dieta di eliminazione non è sempre facile per alimenti base come farina, latte e uovo e in caso di intolleranze multiple può condurre a carenze nutrizionali.

L’alternativa è curare l’intolleranza, Continua a leggere

. Psiche

Psiche e omeopatia


I sintomi psichici in Medicina Omeopatica sono un tutt’uno con la malattia, che è di natura immateriale: l’attività psichica non è il risultato di reazioni biochimiche e segnali elettrici ma il risultato percepibile della forza vitale immateriale che anima il corpo e la psiche. I sintomi dello stato d’animo (cioè i sintomi psichici) nell’omeopatia classica, sono ciò che la persona vive e sente insieme a ciò che l’omeopata osserva e deduce non per mezzo di intuito irrazionale, ma attraverso la comprensione razionale della struttura dell’unità psico-fisica di ciascuna persona. I sintomi dello stato d’animo derivati dalle sperimentazioni omeopatiche, condotte con il classico metodo sperimentale, sono descritti nelle Materie Mediche e sistematizzati nei Repertori nella sezione “Mind”. I sintomi psichici omeopatici sono espressi nel linguaggio della natura, ricco di peculiarità e caratteristiche individuali; basta pensare che non c’è un fiocco di neve identico a un altro… La cura dello stato d’animo è sempre individualizzata con colloquio omeopatico e analisi del caso: i sintomi psichici sono classificati in sintomi del volere, del pensare, dell’agire e in sintomi acuti, intermittenti, cronici e polari; poi vengono analizzati e classificati i sintomi fisici, si individua quindi la struttura dell’unità psico-fisica della persona e si esegue la Repertorizzazione cui segue la consultazione di Materia Medica; infine viene individuato il medicinale curativo. La cura ripristina il collegamento naturale tra la persona e il mondo e i sintomi puri non alterati da trattamenti sono la guida al rimedio omeopatico curativo.

Sul blog di Omeopatia Dinamica sono disponibili i seguenti post di approfondimento in “Psiche”:


 

. Psiche

Gerarchia dei sintomi psichici in omeopatia classica

Durante l‘analisi del caso con il metodo dell‘omeopatia classica, il medico omeopata valuta i sintomi dello stato d’animo insieme ai sintomi fisici. In quale modo? Li organizza, al di là delle apparenze spesso insensate, nella coerenza del linguaggio della Natura. Questo è il linguaggio con cui parla l’alterazione della forza vitale. In essa c’è un prima e un poi, non tanto come tempo, ma come catena causale: ogni causa  produce un suo effetto che è causa di un altro effetto e così via…In senso causale c’è un ordine nell’economia interna della forza vitale e questo ordine determina la gerarchia dei sintomi.

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. Psiche

Psiche e omeopatia: sintomi cronici, acuti e polari.

I sintomi psichici, come i sintomi fisici, possono essere cronici (di lunga durata o presenti da sempre), intermittenti (si presentano all’improvviso, scompaiono per un certo tempo e si ripresentano) oppure acuti (improvvisi e transitori). I sintomi psichici cronici attengono ai disturbi del carattere di una persona;  la cura richiede dei mesi e i miglioramenti si manifestano progressivamente iniziando già dal primo mese.  A cura ultimata certi tratti rimangono ma attenuati e non tali da ostacolare il percorso vitale della persona. I sintomi psichici acuti sono invece improvvisi,  inaspettati,  e si associano spesso a una malattia fisica o a circostanze di vita sfavorevoli;  c’è sempre una suscettibilità, una predisposizione della persona a non reagire con la forza  necessaria al  percorso vitale. In questi casi la cura omeopatica è molto più veloce che nei disturbi psichici cronici. Ci sono poi sintomi psichici intermittenti; questi sono nella loro natura cronici anche se appaiono in modo discontinuo e può essere controproducente curarli come se fossero acuti, sulla base del quadro sintomatologico acuto. Essi vanno considerati e curati insieme a tutti i disturbi cronici di ordine psichico e di ordine fisico presenti nella persona; soltanto così si possono prevenire aggravamento e riacutizzazioni.  Spesso il disturbo principale, oltre ad accompagnarsi a tanti altri sintomi fisici e psichici, si accompagna al sintomo psichico polare o opposto, ad esempio depressione alternata o mista a euforia eccessiva, rifiuto del cibo misto o alternato a incapacità a smettere di mangiare anche se sazi, un agire precipitoso misto o alternato a indecisione, immedesimazione negli altri mista o alternata a  incapacità di sentire gli altri, eccessiva sicurezza di sé mista o alternata a disistima e così via…I rimedi omeopatici sono dotati della meravigliosa proprietà di curare gli opposti polari; le sperimentazioni omeopatiche dimostrano che un rimedio può causare sintomi opposti sia nello stesso sperimentatore sia in sperimentatori diversi. La polarità è un evidenza clinica, è un dato di fatto naturale, proprio delle manifestazioni vitali, che dimostra quanto sia sbagliato pensare in modo semplificato di bianco oppure nero; al di là dell’apparenza, con l’occhio della mente educata al pensiero omeopatico, vediamo che il bianco e il nero hanno entrambi la mancanza di sfumature. I sintomi psichici vanno attentamente considerati dal medico omeopata durante il Colloquio omeopatico e valutati con l’Analisi del caso secondo il metodo hahnemaniano che guida al medicinale curativo.