- Omeopatia & Societa'

Il Governo nella concezione omeopatica

L’omeopatia unicista (detta anche omeopatia classica) è una disciplina medica con una propria concezione della realtà naturale e sociale. La forza vitale è quel qualcosa immateriale senza cui non c’è la vita del corpo materiale; alla forza vitale pienamente vitale corrispondono il pieno governo dell’organismo e la salute, mentre le malattie corrispondono ad alterazioni della forza vitale e si manifestano con i sintomi.

La forza vitale della singola persona interagisce con altre forze che imprimono su di essa un’alterazione curativa (forze medicamentose) oppure un’alterazione patogena (forze patogene naturali e artificiali). Hahnemann, il fondatore dell’omeopatia nell’Ottocento aveva inoltre identificato malattie da mortificazioni ed educazione coercitiva, vere e proprie forze patogene. Non è difficile immaginare cosa direbbe Hahnemann degli effetti sulla salute di questo sistema mediatico che impone agli occhi la mortificante reiterazione quotidiana di un peggio senza soluzione! La forza vitale del singolo non può prescindere dalla vita collettiva, da quell’insieme di forze regolate da quello che chiamiamo Stato.

Cattivo governo

Ambrogio Lorenzetti, Effetti del Cattivo Governo in campagna, 1338-1339

Kent, prosecutore dell’opera di Hahnemann, usa la metafora di Stato e governo per spiegare la centralità della forza vitale nella vita dell’organismo:

Se noi osserviamo ogni governo, il governo dell’universo, il governo civile, il governo del commercio, il governo fisico, noi troviamo che c’è un centro che regola e controlla….tutto fluisce dal centro alla circonferenza.

Il concetto di centro è da intendersi come “livello energetico dotato della più elevata complessità strutturale capace di governare cioè dirigere livelli meno complessi, meno informati dunque meno potenti”. La concezione omeopatica, fondata sul governo della forza vitale, definisce chiaramente il concetto di buon governo di una sana forza vitale: esso è il volere il bene, il pensare il vero e l’agire nella giusta direzione. Tutto nel vivente progredisce, sia il degrado che la salute, sia a livello individuale che collettivo. Oggi il pianeta che ci nutre di cibo, aria e luce può essere ancora salvato da un buon governo….. oppure annientato da un governo incapace di armonia naturale, di pensare e agire per il vero bene comune insieme ad ognuno di noi. Oggi insensato materialismo, egoismo e protagonismo individuale hanno così indebolito il naturale equilibrio tra i viventi umani che basta poco ad un cattivo governo con grandi strumenti di comunicazione per completare il disastro che un buon governo potrebbe “curare”…. Nella concezione omeopatica c’è una chiave di comprensione comune per l’equilibrio e lo squilibrio della salute, della società e dell’ecosistema, dunque per il nostro piccolo Universo, che nel mare infinito degli Universi possibili è l’unico Universo concreto degli uomini di oggi e di domani.

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Effetti del Buon Governo in campagna, Ambrogio Lorenzetti, 1338-1339

 

. Cardiovascolare, . Psiche

Tachicardia emozionale e omeopatia

Il ritmo cardiaco è rapidamente influenzato dallo stato emozionale, tanto che l’espressione batticuore è quasi sinonimo di emozione. Novità, pericoli, ricordi vividi e desideri possono dare subito un batticuore funzionale all’economia dell’organismo. Infatti l’aumento della frequenza cardiaca migliora l’ossigenazione di cervello e muscoli per rispondere al meglio alla situazione e il batticuore da emozione è percepito come forza del fuoco interno che anima la volontà.

Invece nella tachicardia emozionale l’aumento della frequenza cardiaca non è funzionale perchè è in risposta a emozionalità eccessiva oppure sproporzionata rispetto all’entità delle emozioni; viene percepito allora con allarme “qualcosa che non va”. Noi non controlliamo il ritmo cardiaco (anche se è possibile modularlo con tecniche di rilassamento) perchè è una funzione vegetativa autonoma, tuttavia l’abitudine ad un certo ritmo ci dà l’idea l’illusione di una sorta di controllo e la tachicardia può essere percepita con paura come “cuore fuori controllo.

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. Gastro-enterologia

Cattiva digestione: dispepsia e omeopatia

Il termine dispepsia significa cattiva digestione, digestione difficile. Le cause della dispepsia possono essere varie e l’omeopatia unicista tiene in considerazione la diagnosi medica convenzionale. Il malessere digestivo si manifesta con vari sintomi: dolore o fastidio alla cosiddetta “bocca dello stomaco” (epigastrio), pienezza e sazietà precoce, eruttazioni, pesantezza, flatulenze. Spesso con l’indagine omeopatica emerge che durante e dopo il pasto oltre ai sintomi prettamente dispeptici, ci sono anche altri sintomi, come sonnolenza, freddolosità, ansia,.., che meglio definiscono il disturbo della digestione come disturbo della persona in fase digestiva. Una buona digestione è la risposta giusta che l’apparato digerente dà ad un certo pasto: è il mirabile risultato della precisa coordinazione di moltissime funzioni, di secrezione di vari tipi di succhi digestivi nella quantità giusta e al momento giusto, e di movimenti persistaltici (cioè movimenti intestinali con sequenza e ritmo di danza per la progressione del cibo lungo il canale digerente). Una buona digestione è dunque danza con musica d’orchestra, ma non solo…. Continua a leggere

. Bambini, . Sovrappeso

Sovrappeso e obesità infantile: prevenzione con l’omeopatia

sovrappeso eobesità infantileOggi la percentuale di bambini obesi in Italia è in aumento ed è la più elevata in Europa. Un bambino italiano su 4 è in sovrappeso e 1 su 8 è obeso. Dunque le forme di prevenzione sinora adottate non riescono ad arginare il problema. Vediamo le cause e come affrontarle con l’omeopatia unicista.

Prevenzione primaria del sovrappeso

adipociti e massa adiposaLa sovralimentazione del lattante e bambino nel primo anno determina un sovrannumero di cellule adipose che non potrà mai più essere eliminato. Tuttavia con la dieta si potrà tenere sotto controllo il volume delle singole cellule adipose e quindi la massa adiposa totale. La prima infanzia è dunque un’età in cui la prevenzione dell’obesità è decisiva ma anche molto difficile. Il bambino piccolo si dispera per le restrizioni e i genitori spesso attendono che il problema si risolva con la crescita; in passato poteva andare così, ma oggi è diverso… Continua a leggere

. Astenia

Cura omeopatica per l’astenia primaria

L’astenia psico-fisica, comunemente chiamata astenia, è una specie di stanchezza, che a differenza della stanchezza vera, non passa con il riposo.

Per prima cosa consideriamo che debolezza dei muscoli svogliatezza della mente  si associano e il confine tra esse non è netto. Infatti il confine tra mente e corpo è nella nostra percezione indistinto come tra mare e terra: la mente inonda il corpo in modo diverso in ogni momento e il corpo è al fondo della mente. L’astenia è dunque il sintomo generale che più di ogni altro rivela in modo esplicito l’unità mente-corpo: tutta la persona è tanto stanca da non beneficiare del riposo ordinario.

L’astenia psico-fisica primaria (cioè non dovuta a malattie specifiche) è oggi in costante aumento e spesso, non essendoci una causa evidente, viene trattata come depressione iniziale o mascherata, mettendo in secondo piano il corpo e il suo ristoro. Nell’astenia psico-fisica è invece l’intera persona a necessitare di un livello energetico migliore per affrontare la vita di ogni giorno. Ecco perchè sia ricostituenti per il corpo che psicofarmaci per la mente non risolvono il problema dell’astenia primaria, che spesso si trascina quindi nel tempo. Continua a leggere