Il passaggio dall’orologio da polso analogico a quello digitale si accompagna a un diverso senso esistenziale del tempo.
E’ passato solo qualche decennio da quando l’orologio da polso era un oggetto non proprio low-cost. Aveva lancette e carica manuale ed era il classico regalo serio per bambini grandicelli.
Oggi ci sono orologi di tutti i prezzi, colori e forme. Le lancette lasciano spesso il posto a un piccolo monitor con i numeri che indicano l’ora. La rotellina per la carica manuale è stata sostituita da un’invisibile pila a bottone.
L’orologio non è una cosa qualsiasi perchè è con noi tutto il giorno. Il concetto di tempo è cambiato e con esso anche l’orologio da polso. Tuttavia è anche vero che l’orologio digitale contribuisce a un mutato sentimento del tempo, vediamo come…
Orologio da polso analogico ormai inutile?
Il necessario rito di caricare e “rimettere” l’orologio la sera riassumeva in un gesto provvido per l’indomani il tempo consumato e trascorso nella giornata appena passata. La pila, che più dura e meglio è, ci lascia liberi dalla piccola incombenza e un tantino più ignari del tempo usato, consumato e sprecato.
Le lancette che si muovono con moto continuo disegnano il cerchio delle due metà giornate in modo consono alla continuità del tempo della Natura. Invece il rapido cambio di cifra dell’orologio digitale si richiama a piccoli salti e discontinuità temporali.
Il tempo della Natura si dipana sostanzialmente in un continuuum. Infatti anche il sole nell’istante in cui tramonta ci inonda di luce sempre più debole, lasciando il posto a stelle via via più luminose.
La luce del monitor dell’orologio digitale è implacabilmente sempre uguale. Cambiano le cifre ma, mancando il movimento delle lancette, il tempo ci si mostra a scatti. In un attimo leggiamo l’ora, ma l’istante in più richiesto dall’orologio analogico è prezioso. Infatti, con gli occhi abbracciamo rapidamente la metà giornata rappresentata sul quadrante e la posizione del nostro momento, di quanto è trascorso e quanto ancora abbiamo per oggi.
In questi nostri giorni, abbiamo tanti supporti tecnologici ma nella spirale dei cambiamenti, quasi non pensiamo più al passato e al futuro. Perciò non viviamo autenticamente neanche nel presente che, è l’anello aperto che congiunge passato e futuro.
Ecco, un oggetto come un orologio con le lancette può ricordarci di mettere la tecnologia al servizio del timone della nostra esistenza. Se non lo facciamo, ora e subito, non ci sarà argine a che le forme tecnologiche e il tempo di internet sugli smartwatch confondano e rimodellino il senso stesso della nostra esistenza.