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Rimedi omeopatici

Sepia Officinalis | I rimedi omeopatici

La matrice materiale del rimedio omeopatico Sepia Officinalis è il liquido della sacca del nero della Sepia Officinalis. Esso è composto principalmente da melanina, pigmento bruno contenente composti sulfurei, magnesio e calcio.

La Sepia Officinalis è un cefalopode appartenente alla famiglia delle Sepiidae (seppie), che vive nel Mediterraneo, nell’Atlantico nord orientale e nel Mare del Nord. La seppia è il cefalopode più conosciuto in tutto il mondo; è stata studiata e per la prima volta descritta con grande accuratezza da Aristotele circa 22 secoli fa.

La seppia ha un corpo allungato che può raggiungere i 35 cm, è circondato da una pinna ondeggiante e presenta 8 tentacoli corti ricoperti di ventose e 2 tentacoli lunghi con ventose solo alle estremità. Grazie ai tentacoli riesce ad afferrare le sue prede (granchi, piccoli pesci, cefalopodi, talvolta altre seppie) che lacera poi con il becco corneo. La seppia ha occhi posti nelle cavità orbitali, molto sviluppati e simili a quelli dei vertebrati. Nella parte superiore del corpo, nel mantello, si trova l’unico osso della seppia: bianco, ovale e calcareo, con linee parallele tra loro (dette linee di crescita), contiene gas che lo rendono più leggero dell’acqua.

Se sotto attacco, la seppia svuota nell’acqua circostante il liquido contenuto nella sacca del nero: si crea uno “schermo” che confonde l’avversario e le consente di scappare pressocchè indisturbata, virtualmente invisibile. Un’altra tattica di fuga consiste nel viraggio di colore del mantello, contenente pigmenti di colore rosso, giallo, arancione e nero collegati a muscoli capaci di variare rapidamente l’estensione delle macchie.

La seppia si sposta nelle distese marine con due modalità differenti: grazie alla pinna o riempendosi d’acqua: apposite valvole si chiudono dopo l’ingresso impedendone il reflusso e l’acqua viene espulsa attraverso le contrazioni del mantello… già millenni prima che gli uomini scoprissero le propulsioni jet, i cefalopodi solcavano i mari primordiali!

La seppia è un animale piuttosto indipendente, trascorre molte ore nel fondale sabbioso e spesso si lascia trasportare dalla corrente mantenendosi in equilibrio grazie ad un lievissimo ondeggiare della pinna. Nella stagione riproduttiva il maschio si orna con pigmenti vivaci e la femmina comunica la sua disponibilità mantenendo un colore del tutto neutro.

Come detto all’inizio di questo post, il rimedio ha matrice materiale nel liquido della sacca del nero della seppia.Il procedimento di preparazione con Diluizione-Dinamizzazione rende il rimedio Sepia officinalis incapace di nuocere, purchè sia prescritto secondo il metodo hahnemaniano, ed estrinseca moltissime altre proprietà curative che la sostanza grezza non dinamizzata non possiede.

Per quali patologie è indicato Sepia officinalis? L’omeopatia unicista è una disciplina medica e come tale è necessario che sia un Medico ad effettuare la prescrizione. Il Medico Omeopata che, oltre ad avere una Laurea in Medicina, ha un diploma di specializzazione rilasciato da una Scuola di Omeopatia, stabilisce se il rimedio Sepia officinalis è indicato nel caso in oggetto analizzando il Ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato con Colloquio omeopatico e Analisi del caso. La soluzione online? Visita Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso informativo, conoscitivo e curativo. Se sei interessato al Videocolloquio, compila il Questionario

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il Medico omeopata risponderà appena possibile.