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{Omeopatia, Nutrizione, Psicologia}
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Rimedi omeopatici

Mercurius Solubilis | I rimedi omeopatici

Il Mercurio omeopatico ha la sua matrice materiale nel mondo minerale.

II mercurio, (simbolo chimico Hg, numero atomico 80) è un metallo pesante di color argento; è l’unico metallo comune che a temperatura ambiente si presenta liquido. E’ chiamato anche argento rapido o argentovivo oppure hydrargyrium, parola composta da “acqua” e “argento” e da cui deriva il simbolo Hg, oppure Mercurius Oxydulatus Niger per il colore nerastro che assume ossidandosi.

Si unisce facilmente ad altri metalli come oro, argento e stagno in leghe dette amalgami, è un buon conduttore di elettricità e un conduttore di calore piuttosto povero ma ha un alto tasso di espansione terrmica abbastanza costante in un’ampia fascia di temperatura.

Nel 1788 Hahnemann introdusse nella sperimentazione e nella pratica clinica il Mercurio omeopatico, mercurio sottoposto a processo di diluizione-dinamizzazione, secondo rimedio nella storia della farmacopea omeopatica dopo China. In alternativa a Mercurius Vivus, risultato della diluizione-dinamizzazione del mercurio metallico, Hahnemann, nellla fervida ricerca di medicine innocue, propose una nuova preparazione mercuriale: Mercurius Solubilis, precipitato di ossido nero di mercurio con acido nitrico e ammoniaca, la cui solubilità viene acquisita in virtù dell’ecccipiente lattosio. I proving dimostrano che Mercurius Solubilis e Mercurius Vivus, detto anche Mercurius hydrargyrium o semplicemente Mercurius o Mercury, sono principi curativi equivalenti e pertanto vengono trattati come un unico medicinale nelle Materie mediche omeopatiche.

Mercurius Solubilis, denominato anche Mercurius Hahnemanni, oltre che in omeopatia ebbe grande diffusione in tutto il mondo per la cura della sifilide, in sostituzione dei sali mercuriali corrosivi, per la sua azione più mite e più efficace.

Vari composti mercuriali costituiscono la matrice di rimedi omeopatici, ricordiamo Mercurius Aceticus, Mercurius Corrosivus, Mercurius Cyanatus, Mercurius Dulcis, Mercurius iodatus Flavus, Mercurius iodatus Ruber, Mercurius Nitrososus, Mercurius Praecipitatus Ruber, Mercurius Sulphuricus.

Al Mercurio, conosciuto sin dall’antichità in Cina, India ed Egitto, si attribuiva la proprietà di conservare la buona salute, prolungare la vita e curare le fratture; trovò impiego come unguento medicinale e come cosmetico prersso i greci con il nome di Hydrargyrum e presso i romani con il nome di Mercurius, il dio della rapidità, a motivo della sua caratteristica duttilità . Nel XV secolo ci si accorse che gli effetti dovuti all’assunzione del mercurio erano simili ai sintomi della sifilide che esso curava: ecco uno dei tanti esempi di omeopatia involontaria. Utilizzato nell’Ottocento per la manifattura dei cappelli, venne presto eliminato dal processo industriale per la tossicità dei vapori mercuriali, cui si riferirà Lewis Carroll in “Alice nel Paese delle Meraviglie” nell’ideazione del Cappellaio Matto. Il mercurio è teratogeno e può provocare gravi danni al sistema nervoso.

Per le sue particolari proprietà è stato utilizzato in moltissimi campi, tra cui quello elettrico, elettronico, e odontoiatrico, come componente in coloranti, insetticidi ed erbicidi, ma è ora per lo più sostituito da sostanze meno dannose. Adoperato anche come liquido di raffreddamento in centrali nucleari, nella purificazione industriale di oro e argento, è ancora presente in molte case all’interno delle lampadine compatte a fluorescenza, nei termometri e barometri, la cui rottura accidentale libera pericolosi vapori mercuriali.

Il mercurio puro sulla crosta terrestre è molto raro, si trova soprattutto sotto forma di cinabro (HgS), un minerale di colore rosso vermiglio, in Italia, Spagna, Russia, Slovenia e Cina. Le scienze ambientali hanno recentemente richiamato l’attenzione sulle concentrazioni di Mercurio nelle acque e nei terreni agricoli.

Il procedimento di preparazione con Diluizione-Dinamizzazione rende il rimedio Mercurius Solubilis incapace di nuocere (purchè sia prescritto secondo il metodo hahnemaniano) ed estrinseca moltissime altre proprietà curative che la sostanza grezza non dinamizzata non possiede.

Per quali patologie è indicato Mercurius Solubilis? L’omeopatia unicista è una disciplina medica e come tale è necessario che sia un Medico ad effettuare la prescrizione. Il Medico Omeopata che, oltre ad avere una Laurea in Medicina, ha un diploma di specializzazione rilasciato da una Scuola di Omeopatia, stabilisce se il rimedio Mercurius Solubilis è indicato nel caso in oggetto analizzando il Ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato con Colloquio omeopatico e Analisi del caso. La soluzione online? Visita Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso informativo, conoscitivo e curativo. Se sei interessato al Videocolloquio, compila il Questionario

 

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il Medico omeopata risponderà appena possibile.