Maestri dell'omeopatia

Eugenio Federico Candegabe

Eugenio Federico Candegabe nasce in Argentina nel 1924, si laurea in medicina a Buenos Aires e già nel 1949 inizia la formazione in omeopatia seguendo gli insegnamenti di Tomas Pablo Paschero, massimo esponente dell’omeopatia argentina. Fu membro fondatore della Escuela Medica Homeopatica Argentina, cui contribuì con innumerevoli studi sulla Materia Medica e su temi di interesse generale presentati in congressi internazionali. E’ evidente su Candegabe l’influenza di Paschero, cui fu legato da profondo rispetto ed amicizia personale, da questi asssumerà la convinzione che ” La sintomatologia deve riflettere la sofferenza dell’essere umano, il modo in cui ne attraversa la vita, tale da rendere la realtà coerente con la storia passata e annunciare il futuro“. Si tratta quindi di comprendere i pazienti e la Materia Medica e non solo di memorizzarla. Candegabe ritiene che la materia medica dovebbe essere studiata cercando di capire il “genio d’azione” di ogni rimedio, per coglierne la sindrome caratteristica fondamentale da mettere in corrispondenza analogica con ciò che nel paziente deve essere curato. Condizione inidispensabile per la realizzazione della corrispondenza di similitudine è una grande padronanza dell’arte dell’interrogatorio omeopatico, che porti alla comprensione dei sintomi unici e inediti di ogni paziente. Questi sintomi sono espressione caratteristica della perturbazione dinamica vitale e richiedono al medico omeopata una visione chiara del problema psichico di ogni malato e grande comprensione della personalità umana. Candegabe esprime in tutti i suoi lavori la convinzione che l’anamnesi debba condurre ad una diagnosi del simillimum, che copra per analogia l’alterazione del nucleo affettivo sottostante ove sono attivi gli elementi negativi che ostacolano la realizzazione della guarigione. Egli afferma: “la mancanza d’amore, è in ultima istanza, il dramma umano per eccellenza”. Nella definizione del quadro sintomatologico, non sono compresi solo i sintomi di cui il soggetto è consapevole, ma si deve considerare l’intero dinamismo psichico, che comprende conscio e inconscio.
Candegabe ci consegna, con la sua opera piu’ importante, la “Materia medica comparata, un fondamentale strumento per l’identificazione del simillimum di ciascun paziente, che potrà dirsi propriamente curato “..solo quando in virtù della legge di guarigione sarà in grado di cambiare coscientemente il senso della propria vita impegnandosi a maturare e sviluppare le sue capacità energetiche, affettive e intellettive, con chiara attitudine di aiuto verso i suoi simili”.

. Anoressia - bulimia, . Sovrappeso, Alimentazione & nutrizione

Binge eating e anoressia: Videoconsulto e cura naturale

L’omeopatia unicista può curare anoressia nervosa  e binge-eating ovvero bulimia  con il medicinale unitario adatto alla persona, nella specifica fase di vita in cui si trova.

Per la cura di queste patologie, le omeoterapie che non applicano il metodo clinico di Hahnemann usano  un numero ristretto di rimedi, mentre la classica omeopatia unicista dispone di molti rimedi, tra cui c’è quello adatto al caso specifico.

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. Anoressia - bulimia, . Psiche, . Sovrappeso, Alimentazione & nutrizione

Omeopatia nella cura della bulimia

La bulimia, detta anche binge eating o sindrome di abbuffata compulsiva, è un modo di mangiare alterato che si accompagna a disturbi fisici ed emozionali in parte comuni a tutte le persone che ne soffrono e in parte specifici di ognuna.

In omeopatia la bulimia è manifestazione dell’alterazione della forza vitale interna che governa la psiche, l’appetito, il peso e tutto l’organismo nella sua inscindibile unità psico-fisica.

insopportazioneLa bulimia domina la vita accompagnandosi a disturbi fisici e insicurezze, tristezze e rabbie, difficili da fronteggiare perchè il tormentone del cibo-peso  lascia  poca energia.

circolo viziosoLa bulimia si nutre delle sue stesse conseguenze: squilibrio metabolico, sfiducia per l’incapacità di autocontrollo e insoddisfazione per il corpo spingono ad abbuffate più frequenti. Si crea così un preoccupante circolo vizioso in cui un’insopportabile svuotamento di sè reclama di riempirsi di cibo, che  aumenta il vuoto interiore….. Continua a leggere

Rimedi omeopatici

Sabina | I rimedi omeopatici

Il rimedio omeopatico Sabina ha la sua origine nel mondo vegetale: Juniperus sabina, comunemente conosciuto come Ginepro Sabina o semplicemente Sabina è una pianta sempreverde altamente velenosa, appartenente alla famiglia delle Cupressacee, originaria dell’Europa centrale e meridionale. Raggiunge complessivamente un’altezza di 2,5-3 metri, e il verso di crescita può essere sia orizzontale che verticale. Il tronco, di diametro sino a 2,5 cm, è ricoperto da una corteccia di color marrone rossastro. I rami si dipartono dal tronco in tutte le direzioni, numerosissimi e coperti quasi completamente da foglie di color verde brillante, molto piccole, dritte, appuntite, fortemente aromatiche se stropicciate; si trovano in coppie, l’una opposta all’altra. I fiori contenenti polline hanno forma conica e 3 flosculi; quelli femminili hanno 3 petali rigidi e 3 stigmi. Il frutto, avente diametro di 0,5 cm, è una bacca carnosa di color marrone scuro coperto da un fiore blu e contenente  3 semi di forma irregolare. La tintura madre viene preparata a partire da foglie fresche pestate per estrarre il succo. Per quali patologie è indicato Sabina? In tutte le situazioni in cui esiste una relazione di similitudine tra il profilo di Sabina e il Ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato dal medico omeopata con Colloquio omeopatico e Analisi del caso. La soluzione online? Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso curativo, informativo e conoscitivo.

. Donna, . Sovrappeso

Dimagrire in gravidanza: dieta e omeopatia unicista

gravidanzaIn non lontani, tempi di povertà alimentare, la gravida sovrappeso era l’immagine  stessa della prosperità. Oggi le donne sanno che il sovrappeso si correla a maggiore probabilità di patologia materno-fetale ma “col pancione” non è facile controllare il cibo anche per donne abitualmente normopeso.

gravida

In gravidanza appetito, sete e gusti alimentari spesso cambiano e possono comparire disturbi gastrici e intestinali. I cambiamenti non sono dovuti solo alla situazione ormonale, ma anche alla forza vitale del figlio che agisce sulla forza vitale della madre: ciò può causare desideri e avversioni alimentari forti e non facili da controllare.
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