Il rimedio omeopatico Ignatia amara ha la sua matrice materiale nel mondo vegetale: viene preparato a partire dal cosiddetto fagiolo di sant’Ignazio, il frutto della pianta Strychnos Ignatia il cui nome è in onore di Ignazio di Loyola, fondatore dell’Ordine dei Gesuiti. La Strychnos Ignatia appartiene alla famiglia delle Loganiaceae, è un arbusto cespuglioso alto, legnoso e rampicante, originario delle Filippine. Le foglie ovate glabre si trovano in coppie opposte; bianchi fiori tubulari danno bacche larghe e piriformi di circa 10cm di diametro che contengono fino a 24 semi simili a sassolini immersi in una polpa gialla e amara. I semi sono pesanti, duri, di forma piramidale con lati appiattiti e irregolari di dimensioni di 1,5-2 cm. Il colore è grigiastro o rosso nerastro, la superfice è liscia con pressochè nessun peletto e, se il seme viene rotto, la parte interna è traslucida e racchiude una cavità irregolare contenente un embrione oblungo. I semi sono inodori ma di sapore fortemente amaro; contengono stricnina e brucina. Continua a leggere
Silicea | I rimedi omeopatici
Il rimedio omeopatico Silicea ha la sua matrice materiale nel mondo minerale nel biossido di silicio, un semi metallo fragile, caratterizzato da uno spiccato splendore metallico, resistente all’ossidazione. La sua esistenza fu intuita per la prima volta da Antoine-Laurent Lavoisier, il padre della Chimica moderna, che nel 1789 ipotizzò che la silex (sabbia in latino classico) fosse essenzialemente un composto dell’ossigeno e di un elemento non ancora noto. Lavoisier fu ghigliottinato e l’effettiva scoperta del silicio avvenne ad opera di Gay-Lussac e Thénard, noti Fisici-Chimici. Fu presto chiaro che dopo l’ossigeno, il silicio è l’elemento più abbondante sulla crosta terrestre, tanto da costituirne il 28%. In natura si trova in quarzo, selce, arenarie, smeraldi, acquamarina e pietre semi-preziose come ametista, opale e zircone. È la componente principale di vetro, cemento, ceramiche, smalti. I composti di silicio trovano largo impiego nell’industria a motivo della non-reattività che li contraddistingue. Chip di silicio vengono utilizzati nei circuiti integrati e fette di cristalli di silicio costituiscono le celle fotovoltaiche per la conversione diretta dell’energia solare. Continua a leggere
Adolescenti tra delusioni e depressione: omeopatia unicista
Nella società del terzo millennio, le difficoltà tipiche del passaggio all’età adulta si collocano in un contesto di forte mediatizzazione che comporta una forzata ed estremizzata spettacolarizzazione del sé, in un mescolamento continuo di realtà e finzione.
Pare che senza pubblico non si possa vivere e automaticamente l‘approvazione degli altri diventa necessaria come l’aria che si respira; ciò porta al “soffocamento“ della personalità dell’adolescente.
ll giovane adulto del terzo millennio spesso non sa cosa vuole da sè stesso e dagli altri, perchè sovente avverte una dicotomia profonda tra ciò che la massa impera e i propri desideri, tra “ciò che fan tutti” e “ciò che sarebbe giusto”.
Il miraggio di un mondo patinato in cui il singolo è in accordo con tutti non si avvera mai, perchè gli altri, infelici e insaziabili, avari di gratificazione, rispondono troppo spesso con mortificazioni alla richiesta di riconoscimento. Continua a leggere
Nux vomica | I rimedi omeopatici
Il rimedio omeopatico Nux vomica ha la sua matrice materiale nel mondo vegetale nell’arbusto Strychnos Nux vomica, conosciuto anche come Noce vomica. La Strychnos Nux vomica appartiene alla famigia delle Longaniaceae, è originaria dell’India orientale, dell’arcipelago malese e dell’Australia settentrionale e può raggiungere l’altezza di 12 metri. Ha un tronco contorto e irregolare con rami che sembrano piuttosto atassici; la corteccia è liscia e color cenere. Le foglie sono ovate, con peduncolo corto, brillanti e lisce su entrambe le pagine; si presentano in coppie opposte con ciascuna foglia perpendicolare al ramo. I fiori, piccoli, a forma di imbuto e di color verde chiaro sono posti sulle cime terminali della pianta; sbocciano nella stagione fredda e hanno odore sgradevole. Il frutto è una bacca tonda di color giallo arancio della dimensione di una mela grande, ha scorza dura e polpa soffice, bianca, e gelatinosa contenente 5 semi. Continua a leggere
Rimedi omeopatici: RMN e spettrofotometria all’infrarosso
Le evidenze scientifiche sulle proprietà fisiche dei rimedi omeopatici oggi tante e non ancora del tutto spiegabili. L‘analisi degli spettri di risonanza magnetica nucleare ovvero RNM (che studia il nucleo di atomi sottoposti a campo magnetico) su preparati omeopatici evidenzia già nel 1963 caratteristiche specifiche dei tempi di rilassamento della risonanza di differenti potenze di Sulphur. Si tratta di parametri complessi che dipendono dal preparato studiato, dai movimenti di rotazione e traslazione delle molecole e dall’interazione magnetica dipolare tra protoni vicini intra e intermolecolari. Gli studi di Smith e Boericke (1968) dimostrarono che la geometria del solvente utilizzato (acqua o etanolo) si modifica con le diluizioni, che le modificazioni aumentano al crescere della diluizione e sono ancor maggiori se si effettua diluizione congiunta a succussione; l’analogia con il procedimento di preparazione dei rimedi omeopatici con diluizione-dinamizzazione è dunque straordinaria. In altri studi effettuati in Francia da Demangeat sono stati analizzati gli spettri NMR di preparati omeopatici contenenti silicio/lattosio e soluzioni diluite e dinamizzate di acqua distillata e NaCl (cloruro di sodio). Rispetto ai preparati contenenti NaCl in quantità ponderale, i preparati omeopatici presentano una maggiore modificazione dei tempi di rilassamento della risonanza, osservabile anche con concentrazioni di silicio pari a 10^-17 mol/L.
Altre evidenze scientifiche sulle proprietà fisiche dei rimedi omeopatici sono fornite dall‘analisi spettrofotometrica all’infrarosso. Il gruppo di lavoro di Heinz, dimostrò già nei primi anni ’80 l’importanza della dinamizzazione: preparati omeopatici dinamizzati e diluiti alla 30 D presentano bande di assorbimento allo spettro infrarosso, non presenti nel preparato non dinamizzato e che comunque scompaiono se il preparato viene portato ad ebollizione.
Il concetto con cui Hahnemann, medico fondatore dell’omeopatia, spiega il contenuto dei rimedi omeopatici, cui è da attribuirsi l’azione curativa, è la Dynamis, che egli deduce dalle numerose sperimentazioni cliniche da lui condotte, già nel XIX secolo con metodo sperimentale, anticipando con lungimiranza l’evoluzione scientifica dell’Ars Medica.