Il comunicato diffonde indicazioni preventive fornite dal Ministero dell’AYUSH, il Sistema Nazionale di Medicina tradizionale (Ayurveda, Homoeopathy e Unani). Questo collabora alla prevenzione di varie malattie infettive presenti in India attraverso il rafforzamento delle reazioni immunitarie con medicinali naturali. Il comunicato diffonde anche le raccomandazioni igienico-sanitarie emanate dall‘OMS per la prevenzione della diffusione dell’epidemia.
Prevenzione dell’epidemia
Anche se i casi in Italia sono al momento sporadici, è fondamentale ribadire la cultura della prevenzione primaria, ovvero dell’agire sulle cause di una patologia. Per le infezioni da coronavirus i fattori causali sono il binomio virus-contagio ma anche la suscettibilità della persona.
Prevenzione dell’epidemia da coronavirus: raccomandazioni generali OMS
Le raccomandazioni generali OMS mirano a ridurre il contatto con il virus e il contagio nella popolazione. Il coronavirus 2019-nCoV è un nuovo ceppo virale tutto da conoscere. Quindi le raccomadazioni OMS derivano da precedenti epidemie da coronavirus come MERS (Sindrome respiratoria mediorientale) e SARS (Grave sindrome respiratoria acuta). In questi casi la trasmissione da uomo a uomo è avvenuta attraverso goccioline di saliva, contatto diretto con i malati e oggetti contaminati. Ciò ha suggerito per analogia che la modalità di trasmissione del coronavirus 2019-nCoV possa essere simile.
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Prevenzione con medicine naturali e omeopatia
Tornando al comunicato indiano, i provvedimenti di prevenzione primaria, suggeriti dal Ministero dell’AYUSH, derivano per analogia tra il quadro sintomatologico dell’infezione da coronavirus 2019-nCoV e il quadro sintomatologico di infezioni simil-influenzali denominate ILI (Influenza-like illness ovvero flu-like syndrom).
Polemiche in rete
In rete il comunicato del Governo indiano ha suscitato polemiche sulla validità delle Medicine tradizionali e in particolare ha ravvivato gli attacchi all’omeopatia. Si arriva a sostenere che il Governo indiano mistifichi la gravità dell’epidemia e svalorizzi il difficile lavoro dei team di ricerca del vaccino contro il coronavirus 2019-nCoV. Ma di ciò non c’è traccia nel comunicato stampa.
Il comunicato del Governo indiano rappresenta un esempio di integrazione tra Medicina convenzionale e Medicine tradizionali. In un’epidemia non ci dovrebbe essere essere antinomia tra norme igieniche, vaccino auspicato e risolutivo ma che ancora non c’è, e profilassi naturale che potrebbe essere utile in una certa misura.
Omeopatia ed epidemie nella storia
Sull’efficacia dell’omeopatia nelle epidemie ci sono nella storia numerosi successi. Emblematici furono quelli di Hahnemann e successori nelle epidemie di scarlattina e nelle epidemie di colera che si verificarono in Europa nell’800. Dopo aver curato numerosi ammalati, Hahnemann notò che, accanto ai sintomi comuni della malattia, anche certi sintomi peculiari si presentavano in quasi tutti i casi. Considerò questi sintomi collettivi come i sintomi dell’epidemia, cui corrisponde, per la legge di similitudine, il rimedio dell’epidemia. Tale rimedio si dimostrò capace di prevenire la malattia se somministrato a soggetti sani.
Anche l’epidemia di Influenza spagnola del 1918-21 è stata affrontata con successo dai medici omeopati con il metodo unicista hahnemaniano. Oggi in tutto il mondo si utilizza, anche con altri metodi clinici, l’omeopatia per la prevenzione dell’ influenza stagionale. Inoltre in tempi recenti ci sono i risultati
E’ anche per risultati di questo tipo che la ricerca clinica in omeopatia è all’avanguardia in India, Paese multietnico e multiculturale.
L’omeopatia in India
L’omeopatia fu introdotta nel 1810 in India, quando medici tedeschi e missionari iniziarono a curare la popolazione con rimedi omeopatici. Madre Teresa di Calcutta ne fu una fervida sostenitrice.
Le parole del Mahatma Ghandi esprimono quanto l’omeopatia, nata in Europa, sia vicina alla cultura indiana: “L’Omeopatia è il metodo terapeutico più avanzato e più raffinato che consente di trattare il paziente in modo economico e non violento“.
Ricordiamo infine che la Medicina omeopatica, sin dalle origini, ha sottolineato il ruolo delle misure igieniche nella salute collettiva. Nel quarto paragrafo dell’Organon Hahnemann, anche per questo pioniere rispetto alla medicina dell’epoca, afferma : “Egli (il medico omeopata) è pure un igienista, se conosce le cause che disturbano la salute e determinano e mantengono le malattie e sa da esse preservare l’uomo sano”.