Lo stomaco è una cavità che raccoglie cibi ed emozioni. Non tutte le persone nervose che mangiano male soffrono di gastrite. La predisposizione è importante, come pure l’attitudine a non evitare i fattori nocivi. L’omeopatia unicista spiega la variabilità individuale e ne dà soluzione con il rimedio unitario individualizzato.
Suscettibilità alla gastrite e fattori nocivi
Si realizza un insulto quando un fattore nocivo si combina con la suscettibilità. Questa consiste in un “bug” della complessa organizzazione funzionale deputata alla difesa agli insulti e alla riparazione dei danni. A titolo di esempio, consideriamo i due principali prodotti delle ghiandole gastriche: acido cloridrico e muco. Quest’ultimo protegge la mucosa mentre l’acido cloridrico, necessario alla digestione, è corrosivo. Dall’equilibrio di questi e molti altri fattori dipende l’efficacia della digestione e l’integrità della mucosa. L’equilibrio funzionale è diretto e coordinato da un quid dinamico, detto in omeopatia forza vitale.
Fattori gastrolesivi intensi sono tollerati se la persona è poco suscettibile all’infiammazione gastrica mentre fattori di bassa nocività danno gastrite in presenza di spiccata suscettibilità individuale.
Perchè la gastrite si ripresenta
Spesso le persone sanno quali sono alimenti e bevande nocivi per loro ma mentre alcuni li evitano in modo sistematico, altri continuano ad assumerli perchè ne sentono il bisogno.
Le emozioni negative che disturbano lo stomaco sono ancora più difficili da evitare. Infatti ansia e irritabilità non dipendono solo da noi e la tendenza a “tenere dentro” è difficile da modificare.
I farmaci ansiolitici bloccano l’ansia e i suoi effetti sullo stomaco, ma quando sospesi i disturbi si ripresentano.. I gastroprotettori inibiscono la secrezione acida oppure rivestono la mucosa con una sorta di pelllicola protettiva, ma alla sospensione lo stomaco torna suscettibile alla gastrite. I regolatori della peristalsi modificano la motilità gastroenterica fintanto che vengono assunti. L’antibioticoterapia per l’eradicazione dell’ helycobacter pylori ha un’efficacia più duratura, ma poichè il batterio è solo una sorta di parassita di un ambiente gastrico alterato, col tempo i disturbi si ripresentano in tutto o in parte.
Perciò chi è suscettibile alla gastrite, spesso assume una terapia a lungo termine, in modo continuativo o intermittente.
Cura omeopatica
Il rimedio adatto va individuato dal medico omeopata in base alle peculiarità della gastrite della persona, alla storia clinica e all’intero ritratto sintomatologico. Si considerano le caratteristiche qualitative, spaziali e temporali delle sensazioni dolorose, i fattori scatenanti e aggravanti: certi cibi ma anche il freddo, la stagionalità, la posizione, circostanze quotidiane e soprattutto emozioni negative e conflitti interni.
I cosiddetti “rimedi per il mal di stomaco”, genericamente indicati per tutte le persone con dolore gastrico, possono dare qualche temporaneo beneficio. Invece con la cura omeopatica adatta alla persona si ha in tempi rapidi risoluzione di una gastrite acuta e miglioramento netto di una gastrite cronica. Con la prosecuzione della cura il miglioramento prosegue e la situazione di benessere si consolida. Infatti il rimedio adatto agisce proprio sulla suscettibilità alla gastrite e quindi previene riacutizzazioni e ricadute.
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