L’omeopatia unicista è indicata per curare un disturbo circolatorio di tipo funzionale e/o con moderate alterazioni strutturali dei vasi; quando invece arterie e vene presentano gravi alterazioni, il rimedio omeopatico può soltanto favorire il tentativo dell’organismo di compensare le disfunzioni con circuiti collaterali.
Se i vasi sono in buone condizioni ma vasocostrizione e vasodilatazione non funzionano secondo la perfetta regolazione naturale, il rimedio omeopatico unitario riporta armonia nel funzionamento e in pochi mesi i sintomi delle patologie circolatorie scompaiono. Così si risolvono ad esempio eritrodermia, vampate, geloni, il fenomeno di Raynault, formicolii, ipotensione e ipertensione iniziale; varici ed emorroidi di lieve e media entità si decongestionano con riduzione marcata o scomparsa della sintomatologia e controllo dell’evoluzione della patologia venosa.
L’omeopatia unicista è indicata anche per la cura di disturbi circolatori atipici non riconducibili ad una specifica diagnosi clinica, che pur essendo di natura innocente, possono risultare fastidiosi. Questi disturbi atipici sono caratteristici della persona e sono una buon indizio nell’individuazione del rimedio appropriato, capace di azione curativa non solo sul disturbo circolatorio, ma sulla totalità dei sintomi della persona.
Il rimedio unitario viene scelto dal medico omeopata con Colloquio omeopatico e Analisi del caso; la prescrizione generica di certi rimedi per certi disturbi circolatori che prescinda dalla specificità della persona sortisce solo effetti parziali e temporanei. La cura omeopatica individualizzata è cura dell’intera persona e pertanto il disturbo circolatorio si risolve non solo a livello del malfunzionamento dei vasi ma anche a livello dei fattori favorenti (come iperemotività, ipersensibilità al freddo e al caldo, tendenza alla congestione, debolezza delle pareti venose, …).