Il rimedio omeopatico Veratrum album è preparato dai rizomi del cosiddetto elleboro bianco raccolto ai primi di giugno prima che compaiano i fiori. In realtà il nome “elleboro bianco” deriva da un’errata classificazione e non è corretto: questa pianta non appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee (da cui prenderebbe il nome di “elleboro”) ma alle Liliacee.
La pianta è un’erba perenne resistente che fiorisce da giugno ad agosto; cresce comunemente sui monti dell’Europa centrale e meridionale. Lo stame si sviluppa in altezza da 60 cm a 175 cm e regge sulla sommità una spiga di piccoli fiori bianco-verdastri con sei petali. Le foglie sono larghe, ovoidali e lanceolate. La radice è tuberosa, marrone in superficie e con lunghe fibre bianche alla base. Tutte le parti della pianta sono velenose, anche quando essiccate. I romani in tempi antichi la impiegavano per rendere ancora più mortali le loro daghe e frecce.
Il procedimento di preparazione con Diluizione-Dinamizzazione non solo rende il rimedio Veratrum album incapace di nuocere (purchè sia prescritto secondo il metodo hahnemaniano) ma estrinseca moltissime altre proprietà curative che la sostanza grezza non dinamizzata non possiede.  Per quali patologie è indicato Veratrum Album? In tutte le situazioni in cui esiste una relazione di similitudine tra il profilo di Veratrum album. e il Ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato dal medico omeopata con Colloquio omeopatico e Analisi del caso. La soluzione online? Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso curativo, informativo e conoscitivo.