Il rimedio omeopatico Anacardium Orientale ha matrice materiale nel frutto del Semecarpus Anacardium, un arbusto legnoso abbastanza alto originario delle zone montuose dell’India. Il Semecarpus Anacardium ha corteccia rugosa di color grigio-cenere, numerosi rami e grandi foglie verde scuro. Sulle pannocchie terminali si trovano piccoli fiori a forma di stella di colore verde-giallastro. Il frutto è un achenio nero, brillante, a forma di cuore, situato su un ricettacolo giallo. Sono presenti anche falsi frutti, aventi dimensioni molto minori rispetto ai veri frutti. Tra il guscio e la parte interna del frutto c’è un succo resinoso corrosivo e molto velenoso che, se fresco, si presenta di colore lattiginoso ma tende ben presto ad assumenere una colorazione nerastra, causata dall’ossidazione a contatto con l’aria. Contiene derivati fenolici, acido anacardico e flavonoidi complessi, che a contatto con la pelle possono scatenare reazioni allergiche di tipo eruttivo-vescicoloso. Tale sostanza, introdotta in Medicina dagli arabi, fu sperimentata anche da Hahnemann che ideò la preparazione dell’omonimo rimedio omeopatico a partire dalla resina essiccata da cui si produce la tintura madre, necessaria per le successive potenze omeopatiche. La preparazione omeopatica con Diluizione-Dinamizzazione non solo rende rende innocuo Anacardium Orientale (semprechè sia prescritto secondo il metodo hahnemaniano) ma estrinseca moltissime altre proprietà curative che la sostanza grezza non dinamizzata non possiede. Per quali patologie è indicato Anacardium Orientale? In tutte le situazioni in cui esiste una relazione di similitudine tra il profilo di Anacardium Orientale e il Ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato dal medico omeopata con Colloquio omeopatico e Analisi del caso. La soluzione online? Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso curativo, informativo e conoscitivo.
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