La natura delle cose è concetto antichissimo, che oggi, per la prima volta nella storia dell’uomo, è in via di liquefazione. Il concetto di natura delle cose è stato il fondamento di culture popolari nonchè di saperi filosofici e scientifici. Per la medicina convenzionale la natura della malattia attiene alla specificità di agenti patogeni ed entità nosologiche. In medicina omeopatica il concetto di natura della malattia si estende al ritratto sintomatologico psico-fisico della persona e all’immagine dei rimedi, data dai sintomi evocati in sperimentatori sani. Dunque in omeopatia la natura della malattia è tuttuno con la natura della persona, che può essere in stato di benessere o di malessere. La natura dell’uomo è quel qualcosa che rende ogni essere umano, me, you, un “pezzo unico”dell’umanità.
Evoluzione del concetto di natura delle cose
Il concetto di natura delle cose è stato la stella polare del pensiero umano, sviluppatosi dalla confusione gnoseologica primitiva. Ma il concetto di natura della persona ha anche legittimato l’immutabilità di un mondo diviso in stati, razze, caste e classi sociali dettate da alberi genealogici.
Oggi, le biotecnologie sembrano far impallidire il concetto di natura individuale e di specie. La produzione di nuovi materiali sfoca il concetto di natura materiale delle cose. Le identità multiple sui new media sfilacciano il concetto di persona in “uno-nessuno-centomila”……
Che resta della natura delle cose e delle persone? Non resta che chiederlo alla Natura….ma quale Natura? Inquinamento, specie animali e vegetali in estinzione, clima sovvertito, in una parola, natura denaturata.
Natura delle cose e Omeopatia
Tuttavia benchè la natura sia denaturata, una medicina naturale, l’omeopatia, può curare disturbi e patologie con la natura specifica di sostanze diluite e dinamizzate. Tuttavia resta che in clinica omeopatica la persona mantiene la sua natura specifica, in stato di benessere e di malessere. Nelle differenti condizioni, la persona manifesta differenti espressioni e sintomi anche opposti, così come il rimedio evoca sintomi differenti e anche opposti nei differenti sperimentatori.
I differenti sintomi ed espressioni sono come le facce di un poliedro e la natura della persona sta nell’immagine complessiva del poliedro, che non è la somma aritmetica delle sue facce! Ma è piuttosto una specifica configurazione nello spazio e nel tempo. I poliedri, che rappresentano la natura delle persone sono tutti diversi tra loro. Non c’è una persona uguale a un altra e non c’è la cura con l’identicum ma con il simile e nei casi migliori con il simillimum.
Torniamo all’odierna liquefazione del concetto di natura delle cose, esaltata da martellanti messaggi mainstream sullo strapotere umano sulla natura. E’ vero che la tecnologia consente oggi di manipolare la natura in modo sino a ieri impensabile. Tuttavia, più gli strumenti conoscitivi sono raffinati più emerge la straordinaria complessità, specificità e relativa conoscibilità dei sistemi naturali.
Prendiamo un atomo di silicio, il prezioso materiale senza cui non ci sarebbero computer. In ogni istante i suoi elettroni sono in una posizione diversa e non conoscibile, ma per natura un atomo di silicio è sempre un atomo di silicio.
La molteplicità di aspetto è nella natura intima della vita, dell’energia e della materia e la natura delle cose è la configurazione risultante dall’integrazione spazio-temporale dei molteplici aspetti. Dunque de rerum natura possiamo ragionevolmente affermare che la natura delle cose resta la natura delle cose.……