Il rimedio omeopatico Phosphorus ha la sua matrice nel mondo minerale. Il fosforo, elemento chimico con numero atomico 15 e simbolo P, è un non-metallo molto velenoso (la dose media letale è 50 milligrammi). Il nome proviene dal latino Phosphorus, derivante dal greco Phosphoros, composto da phos (luce) e phoros (portatore). Fu scoperto casualmente nel 1669 dall’alchimista Brand mentre distillava urina di cavallo alla ricerca della pietra filosofale; una notte, il frutto di lunghi esperimenti emanò una gran luce. La luce è dovuta all’elevata reattività del fosforo: in forma allotropica di fosforo bianco o giallo è l’unico elemento chimico che si combina con l’ossigeno dell’aria e brucia spontaneamente emettendo luce senza calore. A causa dell’elevata reattività il fosforo deve essere conservato sotto alcool o acqua. Liberandosi nell’atmosfera sotto forma di vapore apparentemente scompare: in questo elemento la forza di “leggerezza” verso l’alto, è di gran lunga maggiore rispetto alla forza di gravità. Alla caratteristica del fosforo di bruciare senza emettere calore si deve il significato simbolico di luce, principio, forza trascendente che rappresenta la spiritualità. Il rimedio omeopatico Phosphorus fu sperimentato per la prima volta da Hahnemann stesso e il fosforo grezzo utilizzato per la preparazione del rimedio dapprima fu allora ricavato dall’urina di cavallo. Le potenze sono ora preparate a partire da una soluzione satura in alcool del minerale fosforo giallo. In natura il fosforo è presente in varie forme allotropiche, identificate in base al loro colore. Il fosforo bianco o giallo a temperatura ambiente è in forma di solido ceroso dallo sgradevole odore agliaceo, poco stabile si incendia facilmente producendo ustioni, è fosforescente e al buio emette una luce verdastra; viene utilizzato in ordigni bellici. Il fosforo rosso, il tipo più comune, è meno reattivo, s’incendia per sfregamento ed è è utilizzato per la costruzione di fiammiferi. Il fosforo nero o violetto è un semiconduttore e presenta una struttura simile a quella della grafite. Il fosforo rappresenta più dell’ 1% del peso del corpo umano; è presente nelle ossa e sotto forma di gruppo fosfato nelle membrane cellulari e molecole di DNA, RNA, ATP e fosfolipidi, è indispensabile per il metabolismo energetico, la conduzione nervosa e la contrazione muscolare. Nelle cellule vegetali il fosforo avvia varie reazioni chimiche. E’ presente in vari alimenti: verdure, legumi, cereali, carne e pesce, latte. E’ luogo comune che supplementi di fosforo aumentino intelligenza e memoria, ma non ci sono evidenze scientifiche al riguardo. Il fosforo è contenuto in molti prodotti chimici: fertilizzanti, detergenti, esplosivi, fuochi artificiali, pesticidi, dentifrici e l’improprio smaltimento causa gravi danni ambientali. Il procedimento di preparazione con Diluizione-Dinamizzazione non solo rende innocuo il rimedio Phosphorus prescritto secondo il metodo hahnemaniano, ma estrinseca moltissime altre proprietà curative che la sostanza grezza non dinamizzata non possiede. Per quali patologie è indicato Phosphorus? In tutte le situazioni in cui esiste una relazione di similitudine tra il profilo di Phosphorus e il ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato dal medico omeopata con colloquio omeopatico e analisi del caso. La soluzione online? Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso curativo, informativo e conoscitivo.
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