Clemens Maria Franz Baron Von Boenninghausen prima di divenire un grande omeopata fu barone per eredità, avvocato per professione, agricoltore e botanico per inclinazione naturale. Nasce in Olanda nel 1785 da una delle più antiche e nobili famiglie della Vestfalia. Si laurea in legge presso l’Università di Groeningen e ricopre cariche presso la corte del re d’Olanda Luigi Napoleone fino al 1810. In seguito si trasferisce in Prussia e dal 1812 si dedica all’agricoltura e alla botanica, pubblica un libro sulla flora di quella regione, ha fama di esperto botanico e viene nominato Direttore Generale dei Giardini Botanici di Munsten.
Nel 1827 gli viene diagnosticata una tubercolosi purulenta; peggiora fino al punto di perdere ogni speranza e giunge a scrivere una lettera d’addio ad un suo amico, il dottor Weihe, medico omeopata. Weihe gli chiede di descrivere con precisione i sintomi e gli invia il rimedio omeopatico Pulsatilla che lo guarisce in breve tempo. Da allora Boenninghausen, dopo aver stabilito contatti con Hahnemann, si appassiona al metodo omeopatico, studia e avvia una intensa opera di informazione tra i medici con cui era in relazione, acquisisce nuovi adepti all’omeopatia e, a motivo dei suoi indiscutibili successi, ottiene nel 1843 da re Guglielmo IV l’autorizzazione a praticare la medicina omeopatica.
Nascono in accordo con le idee di Hahnemann e sotto la sua direzione gli importanti contributi clinici di Boenninghausen: la compilazione del primo Repertorio dei Rimedi Omeopatici per l’individuazione del simillimum dal complesso della materia medica e la classificazione dei sintomi caratteristici in sette rubriche, che delineano le caratteristiche essenziali dell’immagine completa di malattia. Esse sono: 1.Quis (personalità del paziente), 2.Quid (peculiarità dei disturbi), 3.Ubi (localizzazione della malattia), 4.Quibus Auxilus (sintomi concomitanti), 5.Cur (Cause scatenanti), 6.Quamado (modalità temporali), 7. Quando (modalità circostanziali). Boenninghausen morirà nel 1864 all’età di 79 anni.