La confusione e la difficoltà a raccontarci, come pure il contagio emotivo, non sono problemi nuovi: c’erano già prima della pandemia.
Prima della pandemia..
Nell’era della comunicazione tecnologica, sovrapposizione di vita reale e virtuale, di persone e profili, ha cambiato l’interiorità e il linguaggio del sè.
Essendo difficile trovare forza e chiarezza dentro di sè, ci si lascia facilmente guidare, ben prima del Covid-19, da forme di contagio emotivo e da cosiddetti comportamenti virali.
Contagio emotivo e confusione nella pandemia
I media ci hanno connessi con le persone care, ci hanno tenuto compagnia e informati, momento per momento. E’ stato inevitabile il contagio emotivo di massa, che prende forme diverse a seconda del carattere e situazione di vita della persona.
Contagio deriva dal latino contingere = essere in contatto, contaminare. Il significato originario si è esteso dalle malattie a influenze negative e positive: peccato, idee malsane, corruzione ma anche euforia ed entusiasmo. Durante la pandemia il contagio emotivo ha nutrito dolore e terrore, ma anche rabbia, spavalderia e sfida.
Senso di irrealtà e stupore sono stati espressi con fiumi di espressioni, reiterate e condivise tra i miliardi di nodi della rete. E intanto un fondo inesprimibile è restato dentro: un disagio confuso e muto in attesa di scaricarsi in qualche modo. Moltissimi hanno avuto un sonno inquieto con sogni frequenti e vividi, come se la forza vitale volesse compensare con l’attività onirica la difficoltà di esprimere stati interni.
E anche gli occhi si sono dilatati, canale espressivo privilegiato in volti protetti da mascherine.. si è passati da espressioni faciali secondo codice emoticon allo sguardo, da sempre in parte indefinito.
Vita personale dopo la quarantena
In fase 2, i luoghi sociali cambiano per adattarsi a un’umanità vulnerabile alla contaminazione. Molte persone vivono un disagio causato dalle forti emozioni della pandemia, da preoccupazioni per il futuro e da conflitti relazionali aumentati nella quarantena. Il trauma psicologico è un mix complesso in cui è difficile distinguere gli effetti del contagio emotivo da ciò che è proprio, personale.
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L’equilibrio emozionale, il dialogo, la giusta misura, sempre diffici
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