L’odore sgradevole è dovuto a una funzione eliminatoria tramite gas solforati, funzione eliminatoria addizionale rispetto alle funzioni eliminatorie fisiologiche tramite feci, urine e sudore. In omeopatia unicista i sintomi relativi a processi eliminatori hanno grande importanza. Questi esprimono la difesa dell’organismo, non tanto dalla scoria che è la causa finale del disturbo ma dalla catena di alterazioni che iniziano dalla predisposizione che è la causa prima del’alitosi.. In certi casi la causa finale è identificabile: scorie alimentari (inadeguata igiene orale), scorie infiammatorie dalla bocca (gengiviti, stomatiti, glossiti carie) , dalle vie respiratorie (riniti, sinusiti, faringiti, tonsilliti, bronchiectasie) e dallo stomaco (presenza di H. Pylori) e inoltre scorie metaboliche (insufficienza epatica e renale e chetoacidosi diabetica).
Tuttavia non sempre le scorie danno alitosi e spesso non c’è corrispondenza tra entità dell’alitosi e quantità di scorie; infatti l’alitosi dipende da molteplici cause intermedie come alterazioni del ph salivare, presenza di patina linguale e la ridotta produzione di saliva (xerostomia, iposalivazione). Daltronde in molti casi non è possibile identificare neanche la causa finale dell’alitosi, che persiste nonostante alimentazione e igiene orale siano ottime e non siano presenti malattie della bocca, delle vie respiratorie e dell’apparato digerente.
L’omeopatia cura radicalmente l’alitosi (tranne casi con alterazioni organiche non reversibili) poichè agisce sull’intera catena causale a partire dalla causa prima: lo specifico “qualcosa che non va” che necessita della generica funzione eliminatoria dell’alitosi. Ogni caso clinico è diverso e l’alito cattivo è accompagnata in ogni persona da una specifica costellazione di sintomi fisici e psicologici.
Il rimedio curativo è quel rimedio che corrisponde a tutti i sintomi associati all’alitosi e alle caratteristiche peculiari dell’odore sgradevole; il suo “somigliare a….” in Medicina Omeopatica viene accuratamente descritto anzichè incasellato nelle macrocategorie della Medicina Convenzionale. Infatti, più elevata è la corrispondenza di similitudine tra il ritratto sintomatologico del caso e il rimedio, più la cura è radicale e duratura. Risolvendosi la suscettibilità all’alitosi, si normalizzano il ph salivare, la patina linguale e la quantità di saliva e guarisce la patologia infiammatoria della bocca, delle vie respiratorie e dell’apparato digerente con pieno benessere generale.