L’omeopatia unicista (detta anche classica) non è solo un metodo di cura ma è piuttosto il metodo di cura a fare parte di criteri per interpretare e affrontare l’universo vivente: accanto alla Medicina Omeopatica abbiamo la Veterinaria e l’Agronomia Omeopatica, la Psicologia e la Sociologia Omeopatica, etc…
I temi del lavoro e della libertà sono cari all’omeopatia unicista poichè sono connessi agli stati (cioè ai modi di stare) dell’uomo in salute e in malattia.
Il lavoro è espressione dell’attività umana e l’attività (cioè “il fare”) è il risultato del pensare – che capisce la vita – e del volere – che la anima. Dunque l’attività è lo scopo naturale della forza vitale; si noti che l’attività voluta dalla forza vitale sana non può essere una qualsiasi attività; infatti, essendo la forza vitale individuale connessa alla forza vitale collettiva e alla forza vitale della Natura, l’attività della forza vitale sana non può essere altro che un’attività volta al bene comune, cioè al bene di sè congiunto al bene degli altri e della Natura. Se seguiamo queste riflessioni, il lavoro inteso come “tempo del sacrificio” contrapposto al “tempo libero” è un lavoro che non potrà mai nobilitare la volontà e l’intelletto umano, poichè è avverso allo scopo naturale della stessa forza della vita.
Non potrà mai nobilitare la volontà e l’intelletto umano neanche un lavoro in apparenza partecipativo ma in realtà basato su una suddivisione fissa di ruoli e competenze che riducono il lavoratore a ingranaggio – di latta o platino – di un’infernale macchina che depotenzia la creatività e dunque toglie la libertà.
Il pensiero omeopatico ci insegna che tutti, per essere in salute, devono avere un lavoro in cui essere partecipi di un’evoluzione umana sostenibile, che rispetti la vita di oggi e quella di domani. Tutti devono avere non l’inutile tempo libero ma un tempo liberato, tutti devono sviluppare personalità e salute attraverso quelle che in omeopatia sono denominate utili applicazioni, cioè attività cui si applica il libero pensiero e la volontà responsabile animata dalla sintonia con l’universo vivente. Sappiamo che mancanza di sicurezza e fattori nocivi in ambito lavorativo sono causa di infortuni e malattie e che stress lavorativo, burning-out e mobbing sono frequenti “effetti collaterali” del lavoro. Da tempo l’omeopatia, lungimirante Medicina dell’intero Uomo, cura stati di malattia e disagio psico-fisico correlati all’attività lavorativa. Buon primo maggio!