Questa ricerca fa notizia, viene ripresa copn enfasi dai media e desta stupore perchè si è abituati a dimenticare il senso dei fondamenti naturali della vita, tra i quali c’è il sonno. Nel senso comune, mancanza di cibo o di sonno sono mancanza di qualcosa di buono ben diverso dal trauma che è presenza di qualcosa di cattivo. Invece la Natura dimostra che questi concetti sono solo apparentemente opposti; la Natura è al di là del buono e del cattivo e parla il linguaggio della forza vitale. Per l’organismo, coordinato dalla forza vitale tutta tesa alla vita, la mancanza di una funzione vitale come il sonno è un insulto tanto quanto la presenza di un fattore nemico alla vita come un trauma.
Sappiamo che ritmi sonno-veglia irregolari comportano astenia con disturbi emozionali, acciacchi, dolori e ridotte capacità di attenzione e concentrazione rilevati anche dai test intellettivi, ma non solo…. molti dati supportano la correlazione con malattie come neoplasie, cardiopatie, morbo di Alzheimer, Parkinson e sclerosi multipla, malattie cronico-degenerative in aumento in una società che sfida la vita stessa; ignari del senso dei fondamenti naturali della vita, diamo ora alle malattie il compito di ricordarcelo.
Tuttavia spesso per affrontare il disturbo del sonno non si rimuove la causa scatenante, come sarebbe naturale, ma si ricorre ad un farmaco ipnoinducente che risolve il problema solo apparentemente; infatti si dorme non con le fasi del sonno sano (capace di ristorare le cellule cerebrali) ma con fasi di sonno alterate (come dimostrato dall’elettroencefalogramma registrato durante il sonno); ne conseguono ridotta concentrazione e attenzione, astenia e disturbi emozionali che evidenziano un ristoro cerebrale non certo ottimale!
Invece la cura di omeopatia unicista riorganizza il ritmo sonno-veglia alterato, favorisce equilibrio emozionale e una sana riorganizzazione della vita quotidiana, come? Con il rimedio unitario adatto agli specifici disturbi di sonno e all’intero ritratto sintomatologico della persona.