La causa vera di un cattivo funzionamento della tiroide è da ricercare nel disturbo della perfetta regolazione naturale di tutta la catena produttiva e non solo nella tiroide (ecografia e scintigrafia) e nella quantità di ormoni circolanti (dosaggi). Così come un malfunzionamento del nostro pc si visualizza sul monitor ma ha la sua causa nella catena di connessioni interne, così il malfunzionamento della tiroide origina dall’intera catena produttiva. Ma il “computer vivente” che ci anima è dotato, proprio in virtù dell’anima della vita, di auto-preservazione-riparazione (benchè imperfetta e caduca); così l’organismo cerca di compensare il disturbo con il “sacrificio“di alcuni organi, tra cui la tiroide.
lI rimedio omeopatico unitario appropriato agisce sulla mente e sul corpo (e dunque su tutta la catena di produzione degli ormoni tiroidei) con un’azione di tipo energetico-informativo che presenta qualche analogia, stando alla nostra metafora, con interventi riparativi di tipo informatico. Così il ripristino del funzionamento dell’intera funzione tiroidea ristora la ghiandola tiroidea affaticata, a differenza della “messa a riposo” che si attua con gli ormoni tiroidei, che nei distiroidismi di modesta entità è un po’ come spegnere il monitor del pc che non funziona e sostituirlo con una schermata fissa, incapace di variazioni e modulazione. Con la cura omeopatica appropriata alla specifica persona, il miglioramento clinico inizia nel primo mese e nell’arco di alcuni mesi si ottiene la scomparsa dei sintomi con benessere generale, normalizzazione dei valori ormonali e miglioramento o stabilizzazione del quadro ecografico. L’opportunità di una cura omeopatica viene valutata in base alla storia clinica e all’anamnesi farmacologica della persona; è possibile ricevere una valutazione medica gratuita sull’indicazione alla cura di Omeopatia Unicista compilando il Questionario di Omeopatia Dinamica.