Omeopatia Dinamica

Helleborus niger | I rimedi omeopatici

Il rimedio omeopatico Helleborus niger ha la sua matrice materiale nell’omonima pianta, detta anche rosa di Natale, probabilmente il membro più antico della grande famiglia delle Ranuncolacee.

La pianta Helleborus niger disdegna apertamente l’usuale ciclo delle piante: fiorisce in mezzo alla neve d’inverno; non mostra nessuna “fretta”: solitamente trascorrono da cinque a sette anni prima che si sviluppi del tutto.

Poche piante sono più eleganti: i larghi fiori a forma di coppa, bianchi con una sfumatura di rosso, contrastano in modo raffinato con il fogliame ampio, scuro e brillante. Il biancore del fiore richiama l’immagine di una tela su cui è stata dipinta una successione di tonalità che vanno dal vivido vermiglio dell’alba ad una profonda sfumatura di rosa. Ancora, i fiori dopo la fecondazione non appassiscono ma rimangono e diventano verdi, rivelando quindi la loro vera natura di sepali e non di petali. Dentro ogni fiore c’è un grappolo di quasi un centinaio di stami disposti intorno ad un gruppo centrale di 7-10 pistilli. Il fiore emana un delicato profumo.

Lo stelo del fiore è dritto, liscio, carnoso e cresce per un’altezza di 17-20 cm ergendosi da un cerchio di foglie appoggiate al terreno.

Le foglie della pianta, di color  verde scuro, con una superficie brillante e venature nella metà distale, non manifestano “fretta”: prendono molti anni a svilupparsi completamente e via via che si ingrandiscono diventa evidente la tipologia fogliare palmato-divisa. Solo dopo il completo sviluppo delle foglie, inizia la fioritura. Sia gli steli dei fiori che quelli delle foglie presentano spesso una sfumatura rosa; il rizoma è marrone scuro o nero con numerose radichette che, sollevate, danno l’impressione di un insetto con molte zampe.

Helleborus niger cresce in gran parte dell’Europa; preferisce terreni sassosi o legnosi sulle pendici di montagne calcaree.

La tintura madre è preparata dalla radice fresca raccolta durante i mesi invernali.
Paracelso esaltò le virtà di questa pianta in relazione a gotta epilessia, itterizia, apoplessia e idropsia. Il procedimento di preparazione con Diluizione-Dinamizzazioneestrinseca moltissime altre proprietà curative che la sostanza grezza non dinamizzata non possiede.  Per quali patologie è indicato Helleborus niger? In tutte le situazioni in cui esiste una relazione di similitudine tra il profilo di Helleborus niger e il Ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato dal medico omeopata con Colloquio omeopatico e Analisi del caso. La soluzione online? Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso curativo, informativo e conoscitivo.