Il rimedio omeopatico Mezereum ha nel mondo vegetale la sua origine: l’arbusto cespuglioso Daphne mezereon appartiene alla famiglia delle Thymelacee ed è parente stretto della Dafne laurella. Cresce principalmente nei boschi e si presenta come un cespuglio alto 1.20-1.50 metri, ha foglie lisce e lanceolate che appaiono solo a fioritura avvenuta. I fiori, di colore purpureo e profumo molto forte, sbocciano nei mesi di febbraio e marzo in gruppi di 3-4 esemplari. Gli steli sono ricoperti da una corteccia con colorazione marrone chiaro e presentano consistenza setosa sulla superficie più interna, mentre i giovani ramoscelli sono caratterizzati da una peluria bianca molto fitta. La corteccia fresca del Daphne mezereon ha un odore sgradevole e un sapore inizialmente dolciastro che ben presto vira sull’acre per provocare infine un intenso bruciore in bocca e gola. Le bacche, fatali per i bambini, sono color rosso brillante, carnose, di forma ovoidale e con la punta smussata e lunghezza circa 2 cm. La tintura madre viene preparata a partire da corteccia fresca raccolta in febbraio appena prima delle comparsa dei fiori. E’ bene ricordare che l’intera pianta è un pericoloso irritante. Il procedimento di preparazione con Diluizione-Dinamizzazione non solo rende innocuo il rimedio Mezereum, prescritto secondo il metodo hahnemaniano, ma estrinseca moltissime altre proprietà curative che la sostanza grezza non dinamizzata non possiede. Per quali patologie è indicato Mezereum? In tutte le situazioni in cui esiste una relazione di similitudine tra il profilo di Mezereum e il Ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato dal medico omeopata con Colloquio omeopatico e Analisi del caso. La soluzione online? Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso curativo, informativo e conoscitivo.