I sintomi psichici, come i sintomi fisici, possono essere cronici (di lunga durata o presenti da sempre), intermittenti (si presentano all’improvviso, scompaiono per un certo tempo e si ripresentano) oppure acuti (improvvisi e transitori). I sintomi psichici cronici attengono ai disturbi del carattere di una persona; la cura richiede dei mesi e i miglioramenti si manifestano progressivamente iniziando già dal primo mese. A cura ultimata certi tratti rimangono ma attenuati e non tali da ostacolare il percorso vitale della persona. I sintomi psichici acuti sono invece improvvisi, inaspettati, e si associano spesso a una malattia fisica o a circostanze di vita sfavorevoli; c’è sempre una suscettibilità, una predisposizione della persona a non reagire con la forza necessaria al percorso vitale. In questi casi la cura omeopatica è molto più veloce che nei disturbi psichici cronici. Ci sono poi sintomi psichici intermittenti; questi sono nella loro natura cronici anche se appaiono in modo discontinuo e può essere controproducente curarli come se fossero acuti, sulla base del quadro sintomatologico acuto. Essi vanno considerati e curati insieme a tutti i disturbi cronici di ordine psichico e di ordine fisico presenti nella persona; soltanto così si possono prevenire aggravamento e riacutizzazioni. Spesso il disturbo principale, oltre ad accompagnarsi a tanti altri sintomi fisici e psichici, si accompagna al sintomo psichico polare o opposto, ad esempio depressione alternata o mista a euforia eccessiva, rifiuto del cibo misto o alternato a incapacità a smettere di mangiare anche se sazi, un agire precipitoso misto o alternato a indecisione, immedesimazione negli altri mista o alternata a incapacità di sentire gli altri, eccessiva sicurezza di sé mista o alternata a disistima e così via…I rimedi omeopatici sono dotati della meravigliosa proprietà di curare gli opposti polari; le sperimentazioni omeopatiche dimostrano che un rimedio può causare sintomi opposti sia nello stesso sperimentatore sia in sperimentatori diversi. La polarità è un evidenza clinica, è un dato di fatto naturale, proprio delle manifestazioni vitali, che dimostra quanto sia sbagliato pensare in modo semplificato di bianco oppure nero; al di là dell’apparenza, con l’occhio della mente educata al pensiero omeopatico, vediamo che il bianco e il nero hanno entrambi la mancanza di sfumature. I sintomi psichici vanno attentamente considerati dal medico omeopata durante il Colloquio omeopatico e valutati con l’Analisi del caso secondo il metodo hahnemaniano che guida al medicinale curativo.