Cresce in luoghi umidi e ombrosi, ha fusto legnoso da cui si dipartono rami affusolati che salgono e si arrampicano su ogni supporto disponibile. I fiori hanno forma di stella e sono molto belli, hanno 5 petali violacei circondati da un cono centrale di stami dorati e continuano a sbocciare per tutta l’estate. Le foglie sono verde scuro con piccoli piccioli e quelle superiori sono trilobate. Gruppi di bacche affusolate lucide e traslucide, altamente velenose, costituiscono i frutti, pendenti da sottili piccioli. Inizialmente il succo del fusto e delle foglie è molto amaro ma, a seguito dell’interazione con la saliva, tende ad assumere un sapore dolce: ecco spiegata l’origine del nome antico “ Amara Dulcis” e di quello odierno “Dulcamara”.
Questa pianta è utilizzata allo stato grezzo in fitoterapia; si raccomanda cautela nell’osservanza del dosaggio prescritto, in quanto può causare importanti effetti collaterali.
Il rimedio omeopatico deriva dalla tintura madre preparata con germogli e foglie giovani raccolte quando iniziano a sbocciare i fiori. Il procedimento di preparazione con Diluizione-Dinamizzazione rende il rimedio Dulcamara incapace di nuocere (purchè sia prescritto secondo il metodo hahnemaniano) ed estrinseca moltissime altre proprietà curative che la sostanza grezza non dinamizzata non possiede.
Per quali patologie è indicata Dulcamara? L’omeopatia unicista è una disciplina medica e come tale è necessario che sia un Medico ad effettuare la prescrizione. Il Medico Omeopata che, oltre ad avere una Laurea in Medicina, ha un diploma di specializzazione rilasciato da una Scuola di Omeopatia, stabilisce se il rimedio Dulcamara è indicato nel caso in oggetto analizzando il Ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato con Colloquio omeopatico e Analisi del caso. La soluzione online? Visita Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso informativo, conoscitivo e curativo. Se sei interessato al Videocolloquio, compila il Questionario