L’inverno sta proprio arrivando! Da oggi lancette dell’orologio indietro di un’ora e… giornate più brevi!!
Si diffonde in Inghilterra nel 1800 con l’approvazione del “British Summer Time” che consisteva nel portare le lancette un’ora avanti in estate.
In Italia l’ora solare viene introdotta nel 1916, abolita nel 1920, ripristinata nel 1940 e adottata definitivamente nel 1966 durante la crisi energetica e modificata varie volte sino a raggiungere la configurazione attuale nel 1996.
Finchè si tratta di spostare indietro le lancette dell’orologio di casa verso le 2 di notte non c’è nessun problema se soffrite già di insonnia, ma sapete cosa succede al nostro organismo?
Il nostro organismo è regolato dal nostro orologio biologico che è situato nell’ipotalamo ed è collegato ad altri “orologi” periferici. Esso è sincronizzato con l’ambiente esterno così da garantire la regolarità delle funzioni biologiche.
Dunque, il nostro orologio biologico ha bisogno di tempo per regolare le sue lancette in relazione all’ora solare e nel mentre capita di svegliarsi all’alba e di non riuscire a dormire la sera!
Il dottor Italo Farnetani docente all’università Bicocca di Milano prevede che 1 bambino su 2 si rigirerà nel letto senza riuscire ad addormentarsi e questo sarebbe il primo passo verso l’insonnia…
Per fortuna mercoledì 29 ottobre ci sarà la luna nuova: cielo più buio e influssi della luna meno potenti ci aiuteranno a riadattare il ritmo sonno-veglia all’ora solare!
Intanto Terna ha fatto sapere che l’Italia ha risparmiato 99 mln di euro in minor consumi di elettricità grazie all’ora legale…ma chi è in grado di quantificare i costi in termini di disagio fisico e psichico indotti dalle ricorrenti e ripetute variazioni di orario?
<<Aggiungi e togli un’ora che vuoi che sia??>> direbbe chi non conosce la potenza che esercitano le forze naturali sul nostro organismo. <<Togli un’ora di luce al risveglio il mattino e aggiungi un’ora di buio al pomeriggio, spostando un po’ più in là la sera…Che vuoi che sia?>>
È molto, è la differenza che passa tra il buio e la luce, l’uno è insieme e non può essere senza l’altro, secondo un ritmo che non è il ritmo meccanico dell’orologio, ma è il battito della natura e della vita. Come l’omeopatia ci insegna, ogni volta che l’intervento umano si frappone al suo naturale scorrere è la direzione della forza vitale che subisce il colpo.