Omeopatia Dinamica

LHC, potenza dell’immateriale e omeopatia

Le argomentazioni pro e contro l’acceleratore di particelle LHC (Large Hadron Collider) del CERN hanno in comune il fondamento della rivoluzione scientifica e culturale in atto: la straordinaria potenza dell’immateriale. Già la rivoluzione nucleare aveva rivelato che l’atomo, la materia infinitamente piccola può essere trasformata in energia infinitamente grande. Ora la rivoluzione subnucleare si volge alla creazione di materia infinitamente piccola a partire da energia infinitamente grande. Gli scienziati ritengono probabile che nei prossimi anni verranno scoperte altre dimensioni, extradimensioni, oltre il tempo e le tre dimensioni spaziali che fanno del nostro mondo, il nostro mondo quotidiano. Eppure l’omeopatia è ancora tacciata di essere “acqua fresca” perchè i farmaci omeopatici sono dynamis, energie curative di natura immateriale e non contengono più, in virtù del loro speciale procedimento di preparazione, molecole di materia grezza della matrice originaria. La fisionomia del mondo sta cambiando, il mondo-materia perde terreno e l’universo-energia pervade lo spazio. Il nostro amato mondo materiale è già anacronistico e, sul finire del suo regno, la materia diventa avida e rabbiosa, si alimenta di consumismo insensato e scaccia religioni, etica, ideologie, arte, spiritualità. Intanto il terzo millennio si approssima alla conoscenza del Big Bang, l’inizio degli inizi. Intanto lo sguardo dell’uomo si volge al respiro cosmico dell’immateriale congiunto al materiale, lungimirante fondamento dottrinale dell’omeopatia hahnemanniana.

Per quanto tempo l’omeopatia dovrà ancora difendersi da accuse infondate, anzi fondate su millenaria ignoranza?

Come si può utilizzare il web perchè la rivoluzione che è alle porte sia respiro cosmico nel cuore degli uomini?