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. Bambini, Alimentazione & nutrizione

Alimentazione e ADHD, coloranti e additivi danno iperattività nei bambini

color_artifI coloranti artificiali per cibi,  prodotti chimicamente a partire da catrame minerale o petrolio, entrarono nell’industria alimentare nel 1850. Dopo quasi un secolo, nel 1960, furono ridotti negli USA da 200 a 9 in base a test di sicurezza.

Già dal 1970,  la ricerca scientifica evidenziò una correlazione tra coloranti artificiali e sindrome di iperattività nei bambini. Nel 2004 un autorevole studio pubblicato su Lancet ne fornì un’evidenza tale che la British Food Standards Agency raccomanda  di eliminare i coloranti dall’alimentazione dei bambini. Il Parlamento Europeo ha votato il divieto di coloranti in alimenti per la prima infanzia e ne richiede l’evidenziazione in etichetta per gli altri alimenti. Il Center Science in the Public Interest (CSPI) ha chiesto all‘FDA (Agenzia per gli alimenti e i medicinali) provvedimenti drastici. Ma nonostante pressioni di pediatri e ricercatori, l’Agenzia prende soltanto atto dell’aggravamento dell’iperattività nei bambini a causa di svariati additivi chimici dei cibi, inclusi i coloranti artificiali.

L’inganno dei sensi

adhdL’industria alimentare spesso non opta per i coloranti alimentari naturali poichè questi sono  più costosi di quelli petrolderivati. Mentre si consuma il conflitto tra ricerca medico-scientifica e industria, i coloranti artificiali continuano a dare colore e lucentezza a cibi impoveriti dalla lavorazione industriale. “Cibi il cui unico beneficio è ingannarti” dice Alan Greene, Professore di Pediatria alla Stanford University, cibi che “confondono i sensi“, detto con le parole di Joan Gussow.  Conosciamo l’importanza del rapporto col cibo nello sviluppo della personalità infantile. Sappiamo anche che ciò che disconferma la percezione del bambino e ne inganna la consapevolezza è causa di disagio psichico.

Duplice natura patogena dei coloranti artificiali

adhd alimentazioneSi configura così la duplice natura patogena dei coloranti artificiali: le molecole producono alterazioni cellulari e l‘inganno dei sensi è psicologicamente dannoso.

Ricordiamo che la disconferma della percezione nel classico double-bind con la madre è definita in psicologia inganno primario. Il binomio appettibilità-dannosità, proprio dei cibi adulterati, produce inganno radicale nel sistema istintivo del bambino in formazione. Infatti in tutti gli animali l’istinto alimentare si basa sul binomio appetibilità-utilità vitale del nutrimento della madre terra.

E’ dunque proprio questa duplice e potente natura patogena a spiegare la correlazione tra coloranti artificiali e sindrome di iperattività (ADHD), che può ulteriormente favorire un’alimentazione disordinata,  sovrappeso e obesità.  L’ADHD sempre più si configura come malattia sociale correlata a svariati agenti patogeni  di questa “civiltà del ben-mal-essere”.

 

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