Rimedi omeopatici

Antimonium Tartaricum | I rimedi omeopatici

Il rimedio omeopatico Antimonium Tartaricum è preparato a partire dal tartrato di potassio e antimonio, comunemente chiamato tartaro emetico; a temperatura ambiente si trova in natura sotto forma di cristallo trasparente o polvere biancastra. Molto usato in passato come emetico, si rivelò presto altamente velenoso se assorbito dall’organismo. L’uso medicamentoso venne ripreso all’inizio del 1800 con la cura di kala-azar, malattia debilitante e spesso fatale causata dal batterio protozoico Leishmania donovani. Il procedimento di preparazione con Diluizione-Dinamizzazione non solo rende innocuo il rimedio Antimonium Tartaricum, prescritto secondo il metodo hahnemaniano, ma estrinseca moltissime altre proprietà curative che la sostanza grezza non dinamizzata non possiede. Per quali patologie è indicato Antimonium Tartaricum? In tutte le situazioni in cui esiste una relazione di similitudine tra il profilo di Antimonium Tartaricum e il Ritratto sintomatologico della persona da curare, delineato dal medico omeopata con Colloquio omeopatico e Analisi del caso. La soluzione online? Omeopatia Dinamica: ora l’omeopatia classica è sul web con percorso curativo, informativo e conoscitivo.

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Dimagrire con l’omeopatia unicista in adolescenza non è difficile

sovrappesoDimagrire con l’omeopatia è una soluzione per tanti adolescenti che si trascinano il sovrappeso della pre-adolescenza.

La pre-adolescenza è un’epoca della vita in cui il sovrappeso si evidenzia e spesso è trascurato. Infatti si ritiene che le disarmonie staturo-ponderali rientrino da sè e che durante lo sviluppo l’alimentazione non vada limitata.

E’ vero che la crescita richiede un grande apporto nutritivo, tuttavia un’alimentazione che fa ingrassare è squilibrata, perchè è ricca di calorie ma povera di equilibrio tra le proporzioni salutari dei vari nutrienti (vitamine, sali minerali, acqua, carboidrati, proteine, lipidi). Continua a leggere

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Quanti rimedi in una prescrizione omeopatica? [VIDEO]

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A livello di opinione pubblica c’è molta confusione riguardo a quanti rimedi debba contenere una corretta prescrizione di medicina omeopatica. La confusione è generata dall’esistenza di orientamenti clinici del tutto differenti, assimilati sotto un’unica confusa denominazione: omeopatia. Ma quale omeopatia? Unicista, pluralista, clinica o costituzionalista?

In omeopatia unicista si prescrive un unico rimedio in ciascuna fase di cura: il rimedio unitario più adatto alla persona, cioè più simile all‘intero quadro sintomatologico di quella specifica persona in quella specifica fase di vita e di cura.

L’omeopatia pluralista utilizza più rimedi unitari in diversi orari della giornata; ciascun rimedio corrisponde a una parte dell’intero quadro sintomatologico, quindi a certi sintomi specifici di quella persona in quel momento.

L’omeopatia clinica utilizza più rimedi unitari miscelati in un unico prodotto; ciascun rimedio corrisponde a caratteristiche generiche dei sintomi, presenti in tutte le persone che hanno quella malattia, a prescindere dall’intero quadro sintomatologico di quella persona in quella fase di vita e dai sintomi specifici di quella persona in quel momento.

Infine l‘omeopatia costituzionalista considera i tratti costituzionali sia fisici che psicologici della persona e utilizza nel tempo lo stesso rimedio unitario a differenti potenze, nonostante nel mentre cambino fase di vita e quadro sintomatologico.


L’
omeopatia unicista hahnemaniana, detta anche classica, considera i sintomi costituzionali dell’omeopatia costituzionalista, come pure i sintomi specifici dell’omeopatia pluralista e i sintomi generici dell’omeopatia clinica; tutti i sintomi compongono l‘intero quadro sintomatologico che rappresenta il movimento dinamico della salute personale, che si intreccia con la storia di vita. I singoli sintomi sono unità semantiche, parole, del discorso che narra, nel linguaggio della natura la malattia della persona; l‘omeopatia unicista può curare migliaia di quadri sintomatologici con centinaia di medicinali unitari, capaci di riportare la salute soltanto se correttamente prescritti secondo il metodo clinico hahnemaniano.

 

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E. Coli 0104:H4 , epidemia, allevamenti intensivi e cibo contaminato

E. Coli 0104:H4 è un superbatterio, produttore di Shiga-tossine, dotato di DNA di Yersinia Pestis (agente patogeno della peste), resistente a tutti gli antibiotici esistenti e con tasso di mortalità dell’ 1%.

Vari ceppi non patogeni di E. Coli fanno parte della normale flora batterica intestinale. Questa è composta da 33 milioni di batteri per cm2 in mirabile equilibrio dinamico. Circa 1,5 kg di microrganismi nell’adulto costituiscono una sorta di extra-organo con funzioni nutritive e difensive, capace di ostacolare l’insediamento di germi patogeni. La flora batterica è influenzata dallo stato di salute intestinale e generale della persona,  da stress psico-fisici, trattamenti antibiotici e cattiva alimentazione: scarsa o eccessiva, squilibrata, inquinata o improvvisamente variata. Continua a leggere

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Cura con omeopatia unicista: uno solo o più rimedi? [VIDEO]

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La cura di omeopatia unicista si realizza con il simillimum: il rimedio unitario che, tra tutti i rimedi esistenti, è il più simile all’intero ritratto sintomatologico della persona da curare. Il ritratto sintomatologico è l’immagine attuale di tutti i sintomi sia emozionali che fisici caratteristici della persona.

Con la cura, a partire dalla prima prescrizione, i sintomi si modificano: alcuni spariscono, altri migliorano, altri restano invariati e talora ricompaiono transitoriamente vecchi sintomi che furono trattati con terapie allopatiche.

Trascorso il tempo di reazione dell’organismo alla prima prescrizione, la rivalutazione del quadro sintomatologico indica la ripetizione del primo rimedio alla stessa potenza o a potenza superiore oppure la prosecuzione della cura con un rimedio diverso ma dotato di affinità con il primo rimedio. Dunque, la cura di omeopatia unicista si realizza con rimedi unitari, cioè contenenti un unico principio curativo, ma spesso non con lo stesso rimedio per tutta la durata della cura e spessissimo non con lo stesso rimedio per tutta la vita. Perchè? Il medicinale unitario cura la causa prima di malattia cioè l’alterazione della forza vitale che è una ed è la vita stessa dell’organismo. Sono invece molteplici le forze avverse alla vita che agiscono sulla forza vitale e che la alterano in vario modo, a causa della sua intrinseca suscettibilità a lasciarsi modificare. Lo stato energetico della forza vitale è quindi il risultato della complessa combinazione della forza vitale con le forze che hanno agito su di essa nel passato remoto e recente e che agiscono nel presente. Non tutte le forze avverse si imprimono nella forza vitale, ma taluni dispiaceri o talune malattie, i cui sintomi possono essere scomparsi per trattamenti vari lasciano la loro traccia nella forza vitale e cambiano la persona. L’alterazione della forza vitale, invisibile e incommensurabile, si rivela con la malattia attraverso sintomi e segni con una combinazione unica in ciascuna persona; essa indica al medico il rimedio che, tra tutti quelli esistenti, è il simillimum energetico. Se il simillimum fosse l‘identicum, questo da solo riporterebbe uno stato di piena salute e armonia nella forza vitale e sarebbe persino curata la suscettibilità stessa alle forze avverse alla vita. Ma l’identicum energetico presupporrebbe la perfettissima corrispondenza tra le malattie umane e la natura, un’armonia così piena (sogno di ogni medico e di ogni paziente) che non lascerebbe posto a scempi umani e ambientali. L‘omeopatia unicista dispone però di centinaia di rimedi unitari, cui corrispondono migliaia di ritratti sintomatologici di malattie naturali, inestricabilmente combinate, oggi più che mai, con sintomi di malattie artificiali: inquinamento chimico, elettromagnetico, radioattivo, mediatico ed effetti di trattamenti allopatici; tutto questo si tramanda inoltre di generazione in generazione. Perciò, spessissimo al ritratto sintomatologico delle persone non può corrispondere un rimedio naturale dotato di altissima similitudine, ma bensì un rimedio dotato di elevata similitudine, che spesso lascia il posto ad altri rimedi affini durante il percorso di cura.